Politica locale

Carannante: «Quante altre frane servono a Rapallo per comprendere le priorità?»

L'affondo del consigliere comunale di opposizione

Carannante: «Quante altre frane servono a Rapallo per comprendere le priorità?»

«Via Betti chiusa, quante altre frane servono per capire quali sono le priorità?»: a Rapallo l’affondo del consigliere comunale di opposizione Andrea Carannante.

Il punto del consigliere Carannante

«Via Betti è bloccata da una frana. E non c’è niente di sorprendente: sono anni che si denuncia la fragilità del territorio e l’assenza di interventi strutturali. Si va avanti così, sperando che ogni volta vada tutto bene. Ma quando ci si limita a sperare, senza agire, la storia insegna che prima o poi la fortuna gira le spalle. E a furia di annunciare la tragedia, la tragedia arriva. È questo il punto: non siamo davanti a eventi imprevisti, ma a conseguenze di scelte politiche sbagliate. Mentre Rapallo continua a inseguire opere faraoniche e inutili come il tunnel della Fontanabuona – 500 milioni di euro sottratti alla sicurezza del territorio – i problemi veri restano lì, intatti. Via Mameli pedonale continua ad allagarsi, nonostante i cospicui investimenti fatti nei sistemi di pompaggio sulla passeggiata. Soldi spesi, problema rimasto. Le frane continuano, le strade si chiudono, i residenti rimangono isolati. Eppure si preferisce inseguire progetti che non servono a nulla per Rapallo, anziché pretendere investimenti per mettere in sicurezza ciò che ogni giorno mette a rischio la nostra città. Io rivolgo un appello chiaro al sindaco e alla giunta: se decidete finalmente di mettere al centro la sicurezza del territorio, di battere i pugni su Regione Liguria, Città Metropolitana e Autostrade per fermare sprechi e ottenere risorse vere per Rapallo, troverete in me un alleato leale e determinato. Perché quando si lavora per la sicurezza dei cittadini, non c’è maggioranza né opposizione: c’è solo responsabilità. Ma se si continua a ignorare l’evidenza, a rincorrere opere inutili mentre il territorio cede sotto i piedi, non sarò io a stare zitto».