Cronaca

Ex Ilva, tensione a Genova Cornigliano, aggredito il lavagnese Luigi Pinasco

La Uilm denuncia: “Quattro di noi aggrediti a calci e pugni da uomini con felpa della Fiom”. Tra questi Pinasco, segretario generale della Uilm

Ex Ilva, tensione a Genova Cornigliano, aggredito il lavagnese Luigi Pinasco

“Questa mattina, davanti allo stabilimento Ilva a Genova Cornigliano, il segretario generale della Uilm Luigi Pinasco, il segretario organizzativo Claudio Cabras e tre delegati sono stati aggrediti a calci e pugni da individui con la felpa della Fiom, per poi essere braccati per almeno 1 km”.

La Uilm denuncia: “Quattro di noi aggrediti a calci e pugni da uomini con felpa della Fiom”. Tra questi Pinasco, segretario generale della Uilm

Lo afferma la Uilm in una nota. Tra gli aggrediti, dunque, ci sarebbe Luigi Pinasco, 49 anni lavagnese, dipendente della Fincantieri a Sestri Levante presso stabilimento della frazione di Riva, dove ha ricoperto per anni il ruolo di delegato sindacale, ultimamente era funzionario responsabile per il Tigullio e componente della Segreteria Uilm di Genova.

Due delle cinque persone si sono recate personalmente al pronto soccorso del Villa Scassi di Sampierdarena a Genova. Uno dei due ha ricevuto un lieve trauma cervicale, l’altro ha avuto necessità delle cure di un ortopedico per delle contusioni.
La Uilm ha convocato una conferenza stampa nella sede del sindacato alla quale hanno preso parte i due segretari e i delegati aggrediti, il segretario generale della Uil Liguria Riccardo Serri e il coordinatore regionale Uilm Antonio Apa. Durante la conferenza la Uilm ha annunciato che andrà a sporgere denuncia.

“È un episodio inaccettabile che non possiamo far passare in alcun modo – afferma Serri – stiamo vivendo un momento drammatico per il lavoro nella siderurgia e queste persone mascherate da bulli pensano di fare il bello e il cattivo tempo spostando l’attenzione dal problema al regolamento di chissà quali conti. Così si perdono di vista i veri obiettivi. Niente può giustificare umiliazioni, calci, pugni e violenza verbale con cui viene condotta questa vertenza da parte di alcuni soggetti improponibili”.

Replica della Fiom Cgil: “No a strumentalizzazione”

La nota della Cgil e della Fiom da parte di Maurzio Landini, segretario generale della Cgil e di Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil:
“Quanto accaduto stamattina davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Genova, il forte clima di tensione al presidio sindacale, non può essere in alcun modo strumentalizzato né tanto meno irresponsabilmente associato al terrorismo. La Fiom e la Cgil si sono sempre battuti contro il terrorismo e per affermare la democrazia, anche a costo della perdita della vita come accaduto proprio all’ex Ilva di Genova al nostro delegato Guido Rossa. Per quanto ci riguarda restiamo impegnati a ripristinare un clima di confronto costruttivo e di rispetto delle differenze per dare una positiva soluzione alla vertenza ex Ilva, in sintonia con le legittime aspettative di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori rese manifeste dallo sciopero generale dei metalmeccanici tenutosi ieri a Genova. Proprio per questo continuiamo a chiedere al Governo la convocazione a Palazzo Chigi per dare continuità produttiva a tutti i siti con gli investimenti necessari a rendere credibile il processo di decarbonizzazione e la salvaguardia dell’occupazione”.

Bombardieri (Uil): “La democrazia non si difende con le aggressioni”

“Esprimo vicinanza e solidarietà ai delegati della Uilm che, questa mattina, a Genova, sono stati aggrediti: condanniamo l’attacco squadristico dei delegati della Fiom e stessa condanna ci aspettiamo da parte della Cgil e della Fiom”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri che ha commentato i fatti accaduti a Genova in occasione delle manifestazioni sulla vicenda Ilva. “Bisogna fare attenzione, perché la democrazia non si difende con le aggressioni. Se ci sono diversità di vedute e si aggredisce – dice ancora Bombardieri- si rischia di rasentare il terrorismo. E’ bene dirlo in modo chiaro, le tensioni non vanno risolte con le aggressioni. Non è questo il modo di confrontarsi. Possiamo avere posizioni diverse e le avremo; ci sono storie, sensibilità e valutazioni differenti: il pluralismo sindacale è una ricchezza per la democrazia, ma le aggressioni non sono mai giustificabili”.