Numeri positivi in termini di appropriatezza, qualità delle cure e riduzione degli esiti avversi emergono per la sanità ligure dal Programma Nazionale Esiti (PNE) 2025, con risultati particolarmente significativi in alcune aree ad alta complessità clinica come l’area cardiovascolare, la chirurgia oncologica, il sistema nervoso e l’ambito materno-infantile (gravidanza e parto).
È quanto emerge dal Programma Nazionale Esiti (PNE) 2025, il principale strumento nazionale di valutazione della qualità dell’assistenza sanitaria che si basa sull’analisi comparata degli esiti, dei volumi e dei processi assistenziali delle strutture ospedaliere italiane.
I risultati
Tre sono gli elementi chiave del Programma Nazionale Esiti:
– la misurazione degli esiti reali delle cure (mortalità, complicanze, appropriatezza e tempi di trattamento);
– la valutazione dei volumi e dell’organizzazione dei servizi, per garantire sicurezza e concentrazione delle casistiche più complesse;
– il supporto alla governance del sistema sanitario a livello nazionale, regionale e aziendale.
Il Programma dimostra in modo chiaro che la qualità del sistema sanitario migliora quando esistono standard condivisi, regole definite e sistemi di misurazione stabili nel tempo:
“I dati del PNE confermano che la Liguria, pur operando in un contesto demografico complesso, con la popolazione più anziana d’Europa, mantiene standard assistenziali elevati – sottolinea Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione Liguria –. Il Programma evidenzia infatti punte di eccellenza in ambiti come la cardiologia interventistica, la chirurgia oncologica e l’area materno-infantile, oltre a una capacità concreta di miglioramento, con strutture che hanno rafforzato le proprie performance rispetto all’anno precedente”.