Scuola

Riorganizzazione dei plessi scolastici a Sestri Levante, confermata chiusura di San Bartolomeo nel 2027

Il Comitato Genitori per Sestri invita "i genitori a scegliere la scuola in base alle loro reali necessità e aspettative educative, senza lasciarsi influenzare da un’amministrazione comunale che ha come obiettivo primario la chiusura dei plessi scolastici”

Riorganizzazione dei plessi scolastici a Sestri Levante, confermata chiusura di San Bartolomeo nel 2027

Lo scorso 15 dicembre si è svolto a Sestri Levante un confronto tra l’amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo sul Piano di riorganizzazione dei plessi scolastici che la giunta ha presentato lo scorso novembre.
Erano presenti per il Comune il sindaco Francesco Solinas, il vice sindaco Sandro Muzio, l’assessore Maura Caleffi e il direttore sociale Diletta Demartini. Per l’Istituto comprensivo il dirigente scolastico Carlo Oneto, 4 suoi collaboratori e il presidente del Consiglio d’Istituto Ida Bernardello. Hanno partecipato come uditori 3 rappresentanti del Comitato Genitori per Sestri costituitosi nei giorni scorsi.

“Sono stati avviati – riferiscono l’amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo – confronti condivisi sulla necessità di affrontare la diminuzione del numero di prime classi di primaria a fronte dei sei plessi cittadini e verificare come avviare il nuovo polo dell’infanzia. L’Istituto comprensivo per l’anno scolastico 2026-2027 sarà ancora presente con lo stesso numero di plessi che ora lo compongono, mentre si conferma la chiusura di San Bartolomeo nell’anno 2027-28; per l’infanzia Gianni Rodari si è ritenuta opportuna una ulteriore riflessione; il Comune con l’Istituto comprensivo sta valutando l’introduzione di servizi scolastici aggiuntivi: tra le proposte vi sono il pre-scuola, il rinnovato rapporto con le società sportive del territorio, il potenziamento delle competenze digitali e un’offerta di classi bilingui all’infanzia e alla primaria. Le parti si incontreranno nei prossimi giorni per riscontrare i vari approfondimenti”.

Il Comitato Genitori per Sestri invita “i genitori a scegliere la scuola in base alle loro reali necessità e aspettative educative, senza lasciarsi influenzare da un’amministrazione comunale che ha come obiettivo primario la chiusura dei plessi scolastici”

Il Comitato Genitori per Sestri non intende mollare la presa:

“Desideriamo enfatizzare l’importanza fondamentale di una scelta serena e autonoma da parte delle famiglie in merito all’istruzione dei propri figli. È essenziale che i genitori prendano decisioni informate, basate sui fattori educativi e formativi offerti dall’istituto comprensivo di Sestri Levante, piuttosto che su pressioni esterne. La serenità nella scelta è cruciale per garantire che i genitori possano valutare con calma l’ambiente scolastico, la qualità didattica e le specificità locali. Ogni famiglia deve sentirsi libera di scegliere l’opzione più adatta alle esigenze del proprio bambino, senza risentire di pressioni o confusione causate da comunicazioni poco chiare. Dall’incontro di lunedì scorso, al quale abbiamo partecipato come uditori, è emerso che, al momento, non ci sono decisioni definitive. Tutti i plessi rimarranno aperti e operativi. A confermare questa interpretazione è anche lo studio legale specializzato contattato, che ha affermato che la denatalità non può essere utilizzata come giustificazione per la chiusura delle scuole. Pertanto, invitiamo i genitori a scegliere la scuola in base alle loro reali necessità e aspettative educative, senza lasciarsi influenzare da un’amministrazione comunale che ha come obiettivo primario la chiusura dei plessi scolastici”.

Replica dell’amministrazione comunale al Comitato Genitori per Sestri:

“Siamo sbalorditi dalle accuse non vere e strumentali riportate a chiusura di un comunicato diramato oggi dal Comitato Genitori per Sestri che peraltro non rispecchia l’esito dell’incontro avvenuto con Istituto comprensivo. Ribadiamo ancora una volta che per gestire un numero di prime inferiore al numero delle scuole l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di favorire la presenza di una classe prima di primaria nel maggior numero possibile di plessi. L’amministrazione comunale ha più volte dimostrato massima considerazione e rispetto nei confronti del Comitato che si è formato: ad esempio, nonostante l’Istituto comprensivo non riconosca il Comitato come interlocutore istituzionale, l’amministrazione comunale ha chiesto che il Comitato potesse essere presente agli incontri. Rispetto istituzionale e verità sostanziale. Se questi due elementi vengono meno è evidente il tentativo di distorcere la realtà per strumentalizzare la situazione e non è possibile avere un confronto per costruire”.