Bando per i parcheggiatori, "Noi di Chiavari" chiede dei chiarimenti
Il gruppo consiliare Noi di Chiavari chiede chiarimenti al sindaco Marco Di Capua sul bando per i parcheggiatori.
"Perché da 67 candidature sono stati ammessi solo 4 elementi al colloquio?"
Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi domandano a che punto sia la situazione e lo fanno attraverso un’interrogazione con richiesta di risposta scritta.
I consiglieri scrivono: «Considerato il reiterarsi di proroghe ad Apcoa dovuto al mancato completamento degli iter e dei bandi necessari e dopo aver letto le eccezioni espresse dai Sindacati in merito al bando per l'assunzione da parte di Marina Chiavari del personale relativo ai parcheggi, poniamo queste tre domande al sindaco: l'iter di affidamento a Marina Chiavari sta procedendo o meno in modo regolare? Saranno necessarie o regolari altre proroghe ad Apcoa? L’assunzione del personale sta procedendo secondo i tempi previsti e quando sarà conclusa?».
Levaggi, Colombo e Garibaldi aggiungono: «Anche noi, come la Cgil, non capiamo perché da 67 candidature siano stati ammessi solo 4 elementi al colloquio. Visto che il bando parla di 10 assunzioni per un anno, come saranno scelti gli altri 6? Ancora una volta, temiamo che si sia andati avanti con la solita superficialità. Anche noi, se sarà necessario, impugneremo questa procedura. Certamente abbiamo già provveduto a integrare il nostro esposto all’Anac, circa la preparazione e la qualifica dei componenti del Consiglio di Amministrazione di Marina Chiavari. Visto che si parla di curriculum, è opportuno che vengano analizzati non solo quelli dei 67 aspiranti parcheggiatori, ma anche quelli dei cinque componenti dell’organo di controllo di Marina Chiavari. Come pensa di comportarsi il sindaco in tutto questo quadro, visto che la società in questione è interamente partecipata da Palazzo Bianco? Se emergeranno irregolarità nelle nomine, Di Capua dovrà prendersi le sue responsabilità».
I consiglieri concludono: «E’ evidente, come da noi sempre sostenuto, che né il Comune né tantomeno Marina Chiavari possiedono le competenze, le strutture e la preparazione necessaria per una partita così complessa quale quella della gestione della sosta a pagamento. Sarebbe stato molto meglio un nuovo contratto con un gestore privato, con tutte le condizioni e agevolazioni del caso. Ma forse, in questo modo, ci sarebbero state meno poltrone da assegnare… Intanto a rimetterci, come sempre, sono tutti i chiavaresi».