Boitano in Val Trebbia: expo e commemorazioni partigiane
Ieri a Rovegno, oggi a Fascia, il consigliere ha rappresentato la Regione

Boitano: «Expo Alta Val Trebbia, un successo consolidato».
Boitano e l'Expo
«Il Comitato Expo presieduto da Alessio Bianchi, come sempre, ha fatto le cose per bene, la X^ edizione di Expo Val Trebbia è destinata a traguardare ulteriori successi».
Ieri pomeriggio, venerdì 27 luglio, il consigliere regionale Giovanni Boitano ha partecipato alla cerimonia d’apertura dell’importante fiera campionaria che si
svolge nel “Bosco della Giaia” in località Loco nel Comune di Rovegno. «Si tratta ormai di un appuntamento consolidato con i sapori del nostro entroterra e le tante peculiarità della vallata – prosegue Boitano – che meritano di essere valorizzati e conosciuti».
Ogni anno gli organizzatori sono impegnati nel rendere l’Expo sempre più interessante e attrattivo, vedi, ad esempio, il 1° Campionato mondiale di canestrello ligure in programma nella giornata conclusiva di domenica.
«Iniziative come queste , il prossimo mese avremo anche Expo Fontanabuona Tigullio – conclude Boitano – dimostrano la vitalità dell’entroterra e dei piccoli Comuni patrimonio inestimabile che la Regione Liguria deve salvaguardare con il massimo sostegno finanziario».
A Fascia il ricordo dei partigiani
Questa mattina Giovanni Boitano era invece, in rappresentanza della Regione Liguria, alla cerimonia commemorativa che si svolta a Fascia in onore dei partigiani della VI Zona Operativa: il paese, infatti, svolse un ruolo strategico per la resistenza in Val Trebbia. «Su queste montagne, dove si è combattuto per restituire la libertà al nostro Paese, il tempo sembra essersi fermato perché - dichiara Boitano - il ricordo dei partigiani è tutt’ora vivissimo e la lotta di Liberazione resta un’indelebile pagina di coraggio, che merita di essere celebrata».
Il consigliere sottolinea il ruolo strettissimo fra i partigiani e la comunità locale: «In Val Trebbia, così come nella valli della Fontanabuona, i partigiani hanno sempre potuto contare sulla solidarietà delle popolazioni contadine, pronte a fornire viveri e nascondigli mettendo a rischio la propria vita, sacrifici che hanno permesso di raggiungere la Liberazione. A cementare la solidarietà tra contadini e uomini della Resistenza è stato soprattutto Aldo Gastaldi, il comandante
“Bisagno” – conclude Boitano – che attraverso il “codice Cichero” stabilì severe regole di comportamento per il rispetto delle popolazioni locali, che hanno
sempre caratterizzato le formazioni partigiane».
La cerimonia è iniziata alle ore 10.30 davanti al Monumento di Fascia dove è stata celebrata la messa. Dopo il saluto del sindaco Elvio Varni, lo storico Giovanni Battista Vernier, vicepresidente dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, ha svolto l’orazione ufficiale.