Un’opera provvisoria per non far dimenticare l’oro nero della Val Fontanabuona: l’ardesia
L’installazione realizzata da Anna Icardi ricorda un macramè ed è stata composta con degli scarti

Un’opera provvisoria, nata per sensibilizzare le persone su un patrimonio artistico unico, purtroppo abbandonato a se stesso: l’“oro nero” della Fontanabuona, ovvero l’ardesia. E’ quella realizzata dall’artista Anna Icardi nei giorni scorsi e presentata domenica 26 agosto a Caperana, nei locali messi a disposizione dalla parrocchia di Santa Margherita.
Realizzata con scarti di ardesia, per porre l'attenzione sul settore in crisi
Una creazione particolare chiamata “Untitled” e realizzata con scarti di ardesia donati ad Anna da un artigiano del posto, che preferisce non far comparire il suo nome.
«Non avevo ben chiaro dall’inizio cosa sarebbe venuto fuori - racconta Anna, classe 1975 -, so solo che dopo aver chiacchierato con quest’uomo che mi confidava di avere tanti scarti abbandonati in un capannone, mi è nato il desiderio di fare qualcosa. E’ un dolore sapere che questo settore, artigiani e cave, siano in crisi, senza contare la concorrenza oltreoceano. Ho quindi raccolto i pezzi, mi piangeva il cuore a vedere tutta l’ardesia abbandonata a se stessa, e nel realizzare ho solo pensato alla mia terra: alla fine (l’installazione a pavimento è stata realizzata in soli due giorni, ndr) è venuto fuori una sorta di intreccio, può ricordare un macramé ma anche lo skyline di Portofino».
Anche lo stesso titolo, “Untitled”, è nata dal desiderio di interpretare in modo personale e libero l’opera. L’installazione, che ha suscitato l’attenzione di numerose persone (tra i visitatori, anche il sindaco di Chiavari Marco Di Capua), ricorda le sculture minimaliste americane e italiane a terra degli Anni Sessanta.
Alla fine l'opera è stata distrutta
Anna ha poi lanciato un sondaggio sui social network per decidere se mantenere o meno l’opera.
«Il progetto Untitled - spiega - prevedeva la sua distruzione al termine della presentazione come monito a riguardo della tutela del bene: se non curiamo le nostre eccellenze esse muoiono. Durante la presentazione è però successo un fatto singolare: tantissime persone erano dispiaciute che l'opera sarebbe stata distrutta. Pur condividendo il mio pensiero finale erano dispiaciute che “Untitled” venisse smontata. Su questo fatto ci ho ragionato e chiedo a voi di scegliere cosa fare dell'opera. Ho chiesto “Va distrutta o mantenuta?”».
Alla fine Anna, a malincuore, l’ha distrutta mercoledì 29 agosto: «E’ giusto così: prima di tutto doveva passare il messaggio».
