Preli, per i Cinque Stelle è una beffa
Il commento del meetup Cinque Stelle di Chiavari sul caso Preli

"Quando l’interesse privato non solo prevale su quello pubblico ma se ne fa anche beffa: questo rappresenta la vicenda che coinvolge l’area di Preli". E' il commento del meetup chiavarese del Movimento Cinque Stelle, dopo le ultime novità sull'operazione immobiliare, sicuramente la più discussa della storia della città.
Preli, per i Cinque Stelle è la sconfitta totale dei cittadini
"Non è l’unico esempio italiano, ma ospitarne uno dei tanti eclatanti non fa sentire orgogliosi. Quei volumi sono cresciuti sulla spiaggia arricchendo l’ego di poche persone, si presume il portafoglio di alcune (poche) altre e – beffa all'interno della beffa maggiore, quella ambientale e territoriale – lo fa con il beneplacito di chi pensa che un po’ di sano Montecarlo non si nega a nessuno. Verità per verità, non si nega a nessuno nemmeno un po’ di ricatto giuridico. Notevole l’iniziativa di impugnare il pronunciamento del TAR Liguria che aveva stabilito in 20.000 euro l’indennizzo dovuto dal Comune, per pretenderne 1.000.000. L’iniziativa è degna del miglior privato che tanto abbia a cuore il territorio su cui decide di lavorare; la causa sono i ritardi accumulati nella realizzazione di quei pochi metri cubi di cemento che tutto sommato sono il prezzo da pagare per credere che sarà sempre un altro a occuparsi di vicende che sono più vicine a noi di quanto vogliamo ammettere".
Il 31 agosto 2019, il termine per la consegna della passeggiata a mare
"E il risultato? Per quello che ci è dato sapere il Comune “ha eliminato il vincolo che subordinava il rilascio dell’agibilità dei nuovi palazzi all'esecuzione delle opere pubbliche antistanti il complesso, ossia la passeggiata a mare”. Non è rilevante che il Comune abbia portato al 31 agosto 2019 il termine per la consegna del nuovo lungomare. L’unica cosa che conta è la sconfitta. Totale. Dei cittadini chiavaresi, innanzi tutto, del bene e dell’interesse pubblico, dell’illusione che debba essere mantenuto un equilibrio tra tornaconto privato e tutela pubblica, e dell’idea che ancora per qualcuno tutto ciò abbia un valore. L’accordo tra il Comune e “Gli Scogli” può sembrare solo una dilazione temporale ma non è così: è la resa di fronte all'egocentrismo di pochi, e non è scontato che quei pochi stiano solo dentro a “Gli Scogli”.".