Ponte Morandi, Bucci commissario: arrivano le prime reazioni politiche
Forza Italia e PD insieme nel promuovere la nomina del sindaco di Genova. E insieme anche nel criticare il decreto: per i primi «ampiamente insufficiente», per i secondi «vergogna»
Dopo una telefonata questa mattina tra il Presidente del Consiglio Conte e il Presidente della Regione Toti, Palazzo Chigi ha comunicato, come previsto dal decreto, l’intenzione di procedere alla nomina del Sindaco Marco Bucci come commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi. La Regione ha già risposto con parere favorevole, e nel frattempo cominciano ad arrivare le prime reazioni politiche alla nomina, che vedono Forza Italia e PD concordi nel ritenere necessarie modifiche al decreto.
Forza Italia: «Bene la nomina, ottimo il lavoro di Bucci e Toti: ora si modifichi il decreto insufficiente»
«Finalmente il governo ha preso una decisione. La scelta del sindaco Marco Bucci come commissario straordinario per la ricostruzione ricade su una persona che ha dimostrato sul campo grandi capacità. Era una scelta di buon senso che avrebbe dovuto essere fatta da subito». Così esordisce la nota diffusa dai deputati liguri di Forza Italia Roberto Cassinelli, Roberto Bagnasco, Manuela Gagliardi e Giorgio Mulè. Che proseguono: «Finora il lavoro sinergico tra Comune e Regione, tra sindaco e governatore Toti, ha portato dei risultati straordinari in termini di tempo e di soluzioni per l'emergenza. Una decisione che doveva essere anticipata, ma questo governo a trazione pentastellata ormai ci ha abituati a continui dietrofront sulle questioni più delicate. Forza Italia e i parlamentari liguri sosterranno in ogni sede l'operato dei due commissari, Toti per l'emergenza e Bucci per la ricostruzione"e si impegneranno per modificare il decreto ampiamente insufficiente».
Partito Democratico: «Buon lavoro a Bucci. Il primo impegno? Riscrivere il decreto vergogna»
«Innanzitutto facciamo gli auguri di buon lavoro al sindaco Bucci, per il delicato ruolo che gli è stato conferito. Noi daremo una mano», scrive il gruppo PD in Regione Liguria, che promuove senza se e senza ma la nomina del sindaco metropolitano. «Finalmente si è arrivati al nome del commissario alla ricostruzione. Dopo 51 giorni, si è tornati alla casella di partenza: quasi due mesi di tempo perso in cui si è consumato un lungo braccio di ferro tra Lega e 5 Stelle, che ricorda i peggiori giorni della Prima Repubblica. Consideriamo positivo che a ricoprire questo ruolo sia una figura rappresentativa delle istituzioni locali. Del resto il Pd aveva proposto, pochi giorni dopo il crollo del ponte Morandi, il nome dello stesso Bucci, in qualità di sindaco della città».
Su Bucci peserà una responsabilità non da poco, in questa nuova veste che lo vedrà raccordo fra le necessità locali e la macchina governativa: «Adesso ci aspettiamo che il primo cittadino, nella sua veste di commissario, sappia garantire ciò che fino a oggi non c’è stato, una reale unità delle forze politiche, economiche e sociali della città - chiosano i Dem - E si impegni, da domani, a riscrivere il decreto vergogna, a partire dal delirante meccanismo previsto dall’articolo 1, che fa pagare allo Stato ciò che dovrebbe pagare Società Autostrade, garantendo che il ponte si faccia nel più breve tempo possibile e assicurando alla città le risorse che, a oggi, non ci sono».
Ma ci volevano quasi due mesi per prendere la decisione più naturale, ovvia e semplice?