I primi 100 giorni targati Ghio? «Pigrizia». E Conti si rivolge al Prefetto per ottenere un consiglio comunale
Troppe poche sedute di consiglio e poche mozioni dalla maggioranza: questo il giudizio dei consiglieri di minoranza, che ora passano anche a coinvolgere la Prefettura
«Pigrizia da parte della giunta Ghio»: così i consiglieri d'opposizione, che lamentano le mancate convocazioni del consiglio.
Il bilancio dei primi 100 giorni targati Ghio
I consiglieri di opposizione Gian Paolo Benedetti, Giancarlo Stagnaro e Marco Conti tracciano un primo bilancio dei primi cento giorni dell’amministrazione Ghio. «Contestiamo un po’ di pigrizia da parte di questa amministrazione – spiega Benedetti – C’è stato un vuoto di 60 giorni dove non ci sono stati consigli comunali». In 110 giorni dell’amministrazione Ghio ci sono stati tre consigli comunali di cui uno di insediamento. In questo periodo i consiglieri di minoranza fanno notare che sono state presentate 8 mozioni dall’opposizione più 6 interpellanze e 24 interrogazioni mentre sono solo 3 le mozioni presentate dalla maggioranza. Secondo i tre consiglieri questo è un segno di pigrizia dell’amministrazione. «Visto che in maggioranza ci sono 11 membri e in minoranza ce ne sono 6, i membri della maggioranza hanno fatto un quinto di quello che abbiamo fatto noi» continua Benedetti.
Altro punto critico sono le decisioni calate dall’alto, Benedetti, Conti e Stagnaro auspicano che l’amministrazione possa coinvolgere maggiormente tutte le parti. Ad esempio su un tema delicato come quello del depuratore i tre consiglieri sperano che ci sia un maggior dialogo tra maggioranza ed opposizione. «Sul tema del depuratore non c’è stato alcun incontro preventivo con i cittadini, né con i membri della minoranza e tanto meno con gli abitanti dell’area interessata – sostiene Benedetti – Sono state imposte una serie di decisioni sulle quali ci sarebbe molto da discutere». I tre consiglieri commentano poi l’ordinanza antibazar preparata nei giorni scorsi dall’amministrazione: quello che si contesta in questo caso è la procedura utilizzata per approvare questa norma. Sono state ascoltate alcune associazioni del territorio ma non esiste ancora una commissione commercio trasversale ed i membri della minoranza non hanno potuto esprimere alcun parere sul tema. «Secondo me non si possono dare nuove norme sull’apertura di esercizi commerciali e dei negozi tipici senza prima mettere mano al piano di somministrazione alimenti e bevande» conclude Benedetti.
Conti scrive al Prefetto
Ed infine, ieri il consigliere di opposizione Marco Conti ha presentato un esposto al Prefetto di Genova, Fiamma Spena, proprio per sollecitare la convocazione immediata di un consiglio comunale. Conti ricorda infatti che risale al 4 ottobre scorso una lettera protocollata in cui i membri di tutte le minoranze della città hanno chiesto la convocazione di un consiglio in cui trattare interrogazioni ed interpellanze in attesa, e secondo il regolamento degli Enti Locali così come quello di Sestri, se la richiesta avviene da almeno un quinto dei consiglieri, il presidente è tenuto a convocare una seduta entro 20 giorni. Il tempo, quindi, sarebbe agli sgoccioli, e Conti non molla la presa.