Dall’ombrosa valle del Tuia a un terreno vista mare

Due politici e un "trasloco immobiliare" di lusso

Dall’ombrosa valle del Tuia a un terreno vista mare
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Un trasloco destinato a far discutere quello di Rapallo e che coinvolge noti politici.

Il trasloco dalla valle del Tuia

Armando Ezio Capurro

Soltanto un anno fa la dura opposizione al progetto di demolizione e ricostruzione di villa Costanza per far spazio al nuovo marciapiedi della Pagana. Tra i più agguerriti oppositori di quello che, da più parti, venne definito uno scandalo, vi fu proprio Armando Ezio Capurro giunto a chiedere la revoca della concessione per mancanza dei presupposti necessari all’applicazione del piano casa e la mancanza di interesse pubblico. Eppure, per un singolare gioco del destino, ora è proprio lui a trovarsi indirettamente dalla parte opposta della barricata.

La commissione

Martedì prossimo, infatti, la terza commissione consigliare sarà chiamata ad esaminare il preventivo assenso alla demolizione di un edificio residenziale sito in via Tuia - zona non certo di lusso e neppure baciata dal sole - con successiva ricostruzione su un terreno posto in via Aurelia occidentale, in area ben soleggiata e dal quale oltretutto è possibile godere di una strepitosa vista mare. Ovviamente fruendo anche di tutti i benefici previsti dal piano casa, ivi compreso l’ampliamento volumetrico fino a un 35% in più dell’originale. Ebbene, basta consultare rapidamente il catasto per apprendere che il terreno in oggetto è di proprietà dei tre figli dell’ex consigliere regionale e primo cittadino rapallese. Noti anche i proprietari dell’edificio da abbattere, ovvero i famigliari dell’ex consigliere provinciale Massimo Pernigotti.

Massimo Pernigotti

Un precedente analogo era stato autorizzato nel 2016, con il “trasloco” di un immobile residenziale fatiscente da salita Sant’Agostino a via Costantino Nigra, nella ben più quotata San Michele di Pagana. Parere opposto, invece, per il tentativo di migrare un edificio non residenziale da via Tonnego (a pochi passi dal centro raccolta rifiuti) alla ben più ambita via Fioria. Ebbene sì, sempre a San Michele di Pagana. Era il giugno 2017, ma questa volta l’istanza venne respinta dal Consiglio comunale tra le reprimende dell’opposizione pronta a ribattezzare l’operazione come un nuovo tentativo di rapallizzazione 2.0.

Su questa vicenda la partita in realtà è ancora aperta, perché contro la decisione del parlamentino rapallese, la società Lim proprietaria dell’immobile ha presentato ricorso alla giustizia amministrativa.
Cosa accadrà invece per quanto concerne il nuovo progetto di “trasloco immobiliare di lusso”? È ancora presto per saperlo, ma una cosa è certa: farà discutere.

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