Lavagna, la Corte dei Conti boccia il piano di riequilibrio finanziario

Non ancora rese note le motivazioni della mancata approvazione: il Comune commissariato per mafia aveva varato il piano allo scopo di ridurre il suo debito record

Lavagna, la Corte dei Conti boccia il piano di riequilibrio finanziario

Bocciato dalla Corte dei Conti ligure – riunitasi in udienza oggi – nella sua sezione regionale di controllo, il piano di riequilibrio finanziario stilato dal Comune di Lavagna nell’ottobre 2017. Non è al momento ancora stata pubblicata la motivazione della decisione di rifiutarne l’approvazione, ed il Comune stesso – come dichiara in una breve nota stampa diffusa in queste ore – «Resta in attesa di conoscere le motivazioni al fine di valutare le eventuali azioni da intraprendere a riguardo».

Il Comune di Lavagna, commissariato da oltre due anni per lo scandalo dei “Conti di Lavagna” e delle infiltrazioni della ‘Ndrangheta, è anche il comune di gran lunga più indebitato della Provincia, con oltre 700 euro di debito pro capite. Per fare un paragone, il secondo in questa classifica negativa è Portofino, ma con cifre di ordini di grandezza ben diverse, circa 130 euro. Il piano di riequilibrio era proprio volto – non senza sacrifici per la cittadinanza – a cercare di ridurre questo deficit che strozza le casse pubbliche e fa finire “sprecati” in interessi sul debito gran parte degli introiti sulle imposte.