Degrado al parco giochi, la denuncia sui social
Vitiello e Zhaboli del movimento comunitario Reccostruiamo denunciano lo stato di fatiscenza e pericolosità delle strutture dedicate ai bambini
«Un buon indicatore dello stato di salute di una città è l’attenzione che viene rivolta alla crescita delle generazioni future. Se è carente deve scattare immediatamente un campanello d’allarme». È semplice e incontrovertibile il concetto espresso da Federico Vitiello per introdurre l’ultimo tema affrontato da “Reccostruiamo”, il movimento comunitario che ha fondato insieme a Ginny Zhaboli.
Reccostruiamo contro il degrado dei parchi gioco
L’ultimo filmato pubblicato sulla pagina Facebook del sopracitato gruppo, infatti, mostra l’indagine svolta dai due giovani recchelini in merito allo stato di degrado delle strutture dedicate ai più piccoli e collocate sul territorio cittadino, prendendo a esempio in particolar modo il parco giochi situato in piazza Gastaldi.
Il documento vede la presenza di Simone Malacrida, un papà che fornisce il proprio apporto nell’illustrazione delle condizioni in cui versa il suddetto parco giochi. «Ho contattato “Reccostruiamo” per puntare il dito sullo stato di degrado che caratterizza i luoghi in cui giocano i nostri figli - dice Malacrida -. Vi porto l’esempio del parco in cui abbiamo registrato il video. Qui le reti di arrampicata sono sgualcite e rattoppate con un po’ di nastro adesivo mentre lo scivolo non è ben fissato a terra per cui ondeggia: per un bambino la possibilità di cadere e farsi seriamente male è concreta».
«La struttura che dovrebbe ospitare due altalene, ma in realtà una di queste manca da tempo, sono sprovviste di assi - aggiunge Zhaboli nel filmato -. I bambini, poi, dondolano sull’imbottitura sporca di uno dei giochi presenti. I graffiti su tali oggetti non mancano, non si scorgono, invece, recinzioni utili a separare il parco giochi dalle vicine strade in cui transitano le auto».
Viene affrontato anche il tema della salute dei bambini: «Dato che alcuni giochi sono veramente usurati, spesso mio figlio ha sulle mani ruggine e polvere di vernice scrostata, sostanze tossiche che potrebbe ingerire - conclude Malacrida -. Sopportiamo già il degrado in cui versa Recco: sulla salute dei nostri figli, però, non si scherza».
Il lavoro di “Reccostruiamo” non termina qui: Vitiello e Zhaboli lanciano anche una raccolta firme a favore di una riqualificazione delle strutture cittadine dedicate ai bambini.