Continuano le minacce nei confronti del politico e imprenditore fontanino Alessandro Traverso
La colpa di Traverso sarebbe l'essersi scattato un selfie con Matteo Renzi, per qualcuno notoriamente "comunista"
Alessandro Traverso ha sporto denuncia, non tanto per le minacce di morte, quanto per le cartucce recapitate in una busta. Ora bisognerà vedere cosa vorrà fare Matteo Renzi.
Galeotto fu il selfie con Renzi
La vicenda è nota. Ormai da diversi anni Traverso è oggetto di lettere minatorie con l’accusa di essere un “comunista”. Minacce reiterate, con l’aggiunta di cartucce da caccia, da quando ha avuto l’idea di farsi fotografare con Renzi con il quale vanta un’amicizia di lunga data. Galeotto l’incontro avvenuto a settembre in occasione del Festival dell’Unità svoltosi a Genova dal quale è scaturito l’immancabile selfie. Nelle intimidazioni i due sono accomunati ed etichettati come “comunisti”. Bisognerà vedere se anche Renzi vorrà sporgere denuncia. Ne avrebbe ben donde sia per le minacce, ma soprattutto per il fatto, decisamente più grave e infamante, di essere catalogato come “comunista”.
Avvertimenti sempre più frequenti
Resta il fatto che i macabri avvertimenti sono ormai una costante sempre più frequente. Vengono recapitati per posta oppure imbucati direttamente a mano nella cassette delle lettere dell’agenzia immobiliare di Traverso con sede a Gattorna. Lui ci scherza sù, deciso a non preoccuparsi più di tanto: «Solo quando sono arrivate le cartucce – spiega Traverso – ho pensato di rivolgermi ai carabinieri, credo sia giunto ora il momento di smetterla». Chi vuole male al consigliere comunale di Moconesi tanto da augurargli la morte? Una persone, più persone? Difficile dirlo. Resta il fatto che da quando è scattata la denuncia sono partite le indagini da parte dei Carabinieri, pertanto le cose si fanno maledettamente serie e si rischia di scherzare con il fuoco. Traverso esclude moventi diversi dalla politica in quanto in vallata non annovera nessun nemico.