Aggressioni in ospedale agli operatori sanitari, i corsi di autodifesa personale dell'Asl 4
Episodi spiacevoli accadono spesso specialmente al Pronto Soccorso o in Psichatria, necessario allora prevenire con un percorso di formazione
Corsi di autodifesa personale per gli operatori sanitari: li propone l'Asl 4 chiavarese. Non sono isolati i casi di aggressione nell'azienda, per motivi diversi.
Operatori sanitari aggrediti, specialmente al Pronto Soccorso o in Psichatria
Episodi spiacevoli accadono spesso. "Nella nostra azienda - ammette l'Asl 4 - così come in altre aziende sanitarie, spesso si interagisce con utenti e familiari in situazione di crisi per evento traumatico e/o per alterazione patologica con possibilità di eventi aggressivi nei confronti di operatori sanitari, specie in strutture ad elevato rischio quali il Pronto Soccorso ed il Reparto di Psichiatria (SPDC), ma anche nel caso dei medici di Guardia Medica.
Dal 2017 sono stati attivati in questa Azienda - spiega l'Asl - in linea con la raccomandazione del Ministero della Salute, corsi di autodifesa rivolti sia ai medici che agli infermieri del Pronto Soccorso e della SPDC, sulla prevenzione delle aggressioni e tecniche di autodifesa. Il favorevole riscontro da parte degli operatori dell’azienda ha suggerito alla direzione aziendale dell'Asl 4 di continuare la programmazione di tali corsi".
Terminata la quarta edizione di un corso di autodifesa
Ed è terminata con successo la quarta edizione del corso “Prevenzione delle aggressioni e Tecniche di Autodifesa”, organizzato dal Servizio di Prevenzione e Protezione di Asl 4.
I corsi, rivolti al personale medico ed infermieristico delle strutture di Pronto Soccorso e Psichiatria, sono stati articolati in una parte teorica ed una pratica di addestramento all’auto difesa.
Gli interventi diversificati
L'azienda ha da tempo attivato interventi diversificati a tutela della sicurezza dei propri operatori (afferenti in Asl a qualunque titolo giuridico) con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
1 - strutture: interventi atti a migliorare la sicurezza correlata all’organizzazione degli spazi aziendali;
2 - dispositivi specifici: dotazioni di cellulari e navigatori satellitari ai professionisti;
3 - videosorveglianza: installazione di telecamere esterne con monitor interno presso ogni sede e dotazione di dispositivo di emergenza per ogni medico, nell’ambito della gestione del vigente contratto di appalto sulla vigilanza e sicurezza dell’Asl;
4 - sorveglianza: periodica e routinaria vigilanza da parte del Servizio di Prevenzione e Protezione attivo in azienda;
5 - monitoraggio attraverso incontri periodici con rappresentanze dei lavoratori per la vigilanza costante.
Dove sono attuati gli interventi
Sono stati, inoltre, attuati interventi organizzativi:
- presso le sedi di Chiavari e Rapallo, in ragione dell’estensione territoriale, dell’elevato numero di visite e dei problemi legati alla viabilità, è istituito il servizio di accompagnamento del Medico da parte dell’autista in convenzione con le Pubbliche Assistenze;
- presso i presidi ospedalieri, dove è garantita la presenza h24 di portineria ed operatori, sono state riallocate le sedi di Guardia Medica dei poli costieri di Chiavari, Rapallo e Sestri Levante
- le sedi nei poli montani di Borzonasca, Cicagna, Rezzoaglio e Varese Ligure, per una maggiore sicurezza dei medici di continuità assistenziale, sono state dotate di sistema di video sorveglianza a ciclo continuo e di allarme anti-intrusione. I medici sono stati altresì dotati di dispositivi anti-aggressione specifici ed individuali;
- le chiamate sono trasmesse al medico dalla Centrale Operativa ed è prevista la “chiusura di chiamata”. Durante le ore notturne le visite ambulatoriali e gli accessi diretti sono filtrati dalla Centrale Operativa. Per informare i cittadini le indicazioni su tale procedura sono riportate su apposito cartello presso le varie sedi.
Infine, ogni sede è dotata di un mezzo di servizio munito di caratteri distintivi che ne identificano l’uso. (come previsto dall’art. 68 dell’A.C.N.)