Rapallo si stringe ai piccoli figli di Eros
Centinaia di persone per l’ultimo saluto all’operaio travolto nei cantieri Ansaldo di Genova: e ora scatta la catena di solidarietà per i figli rimasti orfani
Lacrime e rabbia nel giorno dell’addio a Eros Cinti, l’operaio della Geko tragicamente deceduto sul lavoro nei cantieri di Ansaldo energia.
I funerali di Eros Cinti e la gara di solidarietà
A raggiungere Rapallo, nel giorno dei funerali, c’erano i fratelli Roberto, Maria, Deborah, Katia e Adriano (che vive in città ed è sacrestano della basilica), c’erano i colleghi di lavoro, sindacalisti, amici e il parroco di Pontedecimo, don Paolo Micheli che abitava proprio vicino a lui. Gli occhi e l’affetto delle centinaia di presenti, sono stati catalizzati soprattutto dai figli Mattia e Paolo, di otto e undici anni, che solo pochi mesi fa avevano pianto la scomparsa della mamma Carmela. Ed è per loro che è scattata la macchina della solidarietà: con le offerte raccolte durante le esequie che saranno destinate al sostentamento dei piccoli figli di Eros e Carmela e poi ancora attraverso la raccolta fondi avviata con un conto corrente specifico, alla quale stanno aderendo diversi gruppi e associazioni rapallesi. «Stiamo preparando i barattoli per distribuirli nei vari punti di raccolta - spiega tra tutti Lina Angiolani, tra i promotori del comitato A misura di bimbo - Stiamo aspettando solo l'ok dei Comitati che parteciperanno a questa iniziativa. Non partiamo soli ma sarà la nostra Città unita ad abbracciare questi piccoli».
A promuovere la raccolta fondi c'è anche la Guardia medica pediatrica di Rapallo: al momento i contenitori per le donazioni si trovano presso le due pubbliche assistenze cittadine, Croce Bianca e Volontari del Soccorso, alla Basilica di San Gervasio e Protasio, ed in alcune attività commerciali, Surgelati Callà, Arte Spry, Antico Caffè e pizzeria Ciro.