«L'Oasi di Belpiano deve chiudere»
Dopo l'arrivo di Prete Rinaldo al posto di Don Mario Pieracci, la minoranza torna a prendere di mira il centro d'accoglienza
Il cambio della guardia a Belpiano di Borzonasca, ha destato molto interesse.
Chiesta la chiusura dell'Oasi di Belpiano
A dire la loro sono i consiglieri di minoranza capitanati da Giannetto Mortola, colui che ha cominciato la battaglia contro don Mario Pieracci e contro il suo tipo di accoglienza. Ora al suo posto è subentrato Prete Rinaldo.
«Leggiamo che nuovi soggetti si faranno carico di “amministrare il centro di accoglienza”. Ricordiamo che a seguito della nostra individuale e pressante iniziativa verso il Comune, l’Anci e la Prefettura, Borzonasca ha, pochi mesi fa, aderito al progetto SPRAR. Aderire al progetto del ministero degli interni, comporta la chiusura automatica dei centri CAS, con il solo onere di ospitare richiedenti asilo nella struttura riconosciuta dal Ministero e nei numeri previsti dalla legge (per Borzonasca 9 persone).
L’amministrazione, subito dopo aver aderito al progetto, e che lo stesso è stato accettato dal ministero, ha provveduto ad individuare ed affittare la struttura idonea. La stessa è stata affidata per la gestione alla cooperativa Lanza del Vasto. Quindi, viste le premesse, riteniamo che il compito di Prete Rinaldo Rocca, sia quello di chiudere il centro di Belpiano, non di amministrarlo».
Per Mortola e colleghi, il centro va immediatamente chiuso perchè la prefettura deve rispettare impegni e leggi. L’opposizione ricorda anche la distruzione del centro turistico e sportivo, e tutto il disagio subito dagli abitanti.