Prestito di 4mila euro e poi le minacce: due accuse di usura ed estorsione

Chiesto il rinvio a giudizio per un 29enne sestrese ed un suo complice di Bedonia, la vittima un rapallese

Prestito di 4mila euro e poi le minacce: due accuse di usura ed estorsione
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Chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Ozzeni, 29enne di Sestri Levante recentemente trasferitosi a Cogorno, con le accuse di usura ed estorsione. E per estorsione chiesto il rinvio a giudizio anche per un suo complice di Bedonia, Samuel Mazzadi, 33 anni.

Usura ed estorsione

Il Secolo XIX di oggi ricostruisce la vicenda, che vede vittima un 31enne di Rapallo, che da Ozzeni aveva nel 2015 ottenuto un prestito di 4mila euro. Ozzeni aveva preteso la restituzione, con 500 euro di interessi, entro 2 mesi: quando il rapallese non era riuscito a restituire in tempo il denaro, erano iniziate le minacce di percosse ed intimidazioni, rivolte anche alla famiglia del giovane, fra cui la sorella. In breve Ozzeni, spalleggiato secondo gli inquirenti da Mazzadi, aveva cominciato a chiedere cife sempre più alte, oltre 12 mila euro, tanto che la vittima aveva cercato di saldare il debito con l'auto della madre.

Il procedimento è stato al momento rinviato affinché Mazzadi possa presenziare, in quanto al momento detenuto per altri reati a Parma. Ed anche Ozzeni ha da canto suo già precedenti, quali l'arresto a Rapallo nel 2016 quando, assieme a Walter Occhioni, era stato trovato in possesso di sette etti di hashish.

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