Tari, anche a Sestri non si è pagata la tariffa variabile sotto accusa

Si moltiplicano i chiarimenti ai cittadini da parte dei Comuni che non sono stati coinvolti dal caso Tari, che in alcune città, dove è stata calcolata la componente variabile, si è pagata in eccesso.

Tari in eccesso, anche a Sestri Levante non vi sono stati errori

Nelle ultime settimane gli organi di stampa hanno dato ampio risalto alla risposta scritta alla Interrogazione Parlamentare n. 5-10764 del M5S del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicata in data 18/10/2017.  La Tari, ultima evoluzione di una tassa sui rifiuti che cambia continuamente il nome ma non la natura, si dovrebbe pagare in base a una quota fissa e a una quota variabile. La prima è un valore al metro quadro, la seconda cresce invece in base agli abitanti della casa. Questa seconda voce serve a rendere la tassa proporzionale alla quantità di rifiuti smaltiti, sulla base del principio per cui più persone producono più spazzatura e quindi «chi inquina paga». In alcuni Comuni questa quota variabile è stata conteggiata erroneamente su più pertinenze: dovrebbe infatti essere calcolata solo sull'abitazione, ma in certe città è stata applicata anche a garage, cantine, box auto et similia, in sostanza tariffando più di quanto effettivamente dovuto dai cittadini.

Anche il Comune di Sestri Levante (come già negli scorsi giorni Casarza Ligure e Santa Margherita Ligure) rassicura i propri cittadini, anche in risposta a vari quesiti pervenuti, sottolineando come sino all’anno corrente la metodologia di calcolo del dovuto è stata anche a Sestri effettuata attraverso l’applicazione della tariffa monomia (tariffa unica), in virtù di una deroga legislativa. Pertanto nelle bollette Tari non vi sono duplicazioni di tassazione o addebiti ingiustificati. Le tariffe applicate dal Comune di Sestri Levante sono state deliberate dal Consiglio Comunale con atto n° 13 del 25/2/2017 e sono pubblicate sul sito istituzionale http://www.comune.sestri-levante.ge.it/tares-tari e possono essere riscontrate con le bollette già in possesso dei contribuenti.