Mondello: "Mai pensato a Paolo Nucera come 'ndranghetista, era un gran lavoratore"

L'ex sindaco ha raccontato poi che nel 2014 aveva appoggiato Pino Sanguineti per contrastare Mario Maggi e Santo Nucera

Mondello: "Mai pensato a Paolo Nucera come 'ndranghetista, era un gran lavoratore"
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“Alle elezioni del 2014 appoggiai direttamente Pino Sanguineti per un motivo politico: non volevo la vittoria della lista di Mario Maggi che tra i suoi aveva Santo Nucera. Ho contattato Paolo Nucera perché sapevo che non andava d'accordo con Santo Nucera.  Conoscevo Paolo Nucera come una persona stimata, così gli ho telefonato, ma era già in contatto con Sanguineti. Non è servita la mia telefonata”. A dirlo Gabriella Mondello, ex parlamentate ed ex sindaco di Lavagna dal 1980 al 2004, durante l’udienza di ieri a Genova del processo “I Conti di Lavagna" sulle infiltrazioni mafiose in Comune e in città. A renderlo noto l’edizione odierna de Il Secolo XIX. “A Lavagna c’era sì delinquenza ma non organizzata e prima del 2009 non mi ero mai posta il dubbio – ribadisce Mondello - che poi mi è venuto alla fine delle elezioni del 2009. Mi candidai perché non voleva farlo nessuno. Ricevetti una chiamata da Santo Nucera (che in questo processo non è né imputato né testimone, ndr) che chiedeva di diventare assessore comunale all’edilizia. Un impresario con quell’incarico non mi sembrava opportuno, così dissi di no. Quelle elezioni le ho perse ma Santo Nucera era diventato consigliere comunale – conclude la professoressa di Bedonia - questo mi insospettì e ne parlai con la dottoressa Canepa del Tribunale”.

L'ex sindaco ha raccontato poi che nel 2014 aveva appoggiato Pino Sanguineti per contrastare Mario Maggi e Santo Nucera

La replica di Santo Nucera, sempre nell’edizione odierna de Il Secolo XIX, non si è fatta attendere: “Nel 2009 mi aveva convocato Mondello nel suo ufficio. Mi fece i complimenti per i risultati alle elezioni provinciali, dove tuttavia non ero stato eletto. Però mi chiese se stessi pensando di candidarmi a Lavagna. Risposi che se fossi  stato eletto, avrei voluto un assessorato. Allora lei mi chiese quale assessorato avrei preferito. E io risposi edilizia. Non per altro, ma perché da sempre lavoro in quel campo ed è per l’edilizia che ho competenze. Ho saputo che non mi avrebbero messo in lista perché la Mondello mi tacciava di essere mafioso. Ho deciso così di fare una lista per conto mio, di disturbo. Non accettavo e non accetto quelle accuse. Poi Giuliano Vaccarezza vinse per i suoi voti, non per quelli che io avrei tolto alla Mondello”.

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