Morte nel porto di Rapallo, ancora in corso le indagini della Capitaneria
Biagio Carannante era un sub esperto: recentemente, vicino alla sua Napoli, aveva accompagnato Alberto Angela nelle immersioni per la prima puntata di "Meraviglie - La penisola dei Tesori"

Non è ancora chiaro se Biagio Carannante, 72 anni napoletano, avesse compiuto un'immersione prima del malore che l'ha stroncato ieri, al porto Carlo Riva di Rapallo: se in un primo momento era stato specificato altrimenti, oggi il Secolo XIX rivela il dettaglio che l'uomo indossava effettivamente la muta ma era tornato sul pontile prima di accasciarsi al suolo, ucciso - presumibilmente - da un infarto.
Sub esperto, aveva lavorato anche con Alberto Angela
Carannante, col figlio Samuele, era titolare della ditta "Marine sub sas", e svolgeva opera di monitoraggio e ricerca dei fondali per individuare la presenza di ulteriori rottami e relitti - conseguenti alle violente mareggiate dello scorso ottobre che devastarono il porto di Rapallo. E si trattava di un sub esperto: tanto che in più occasioni il popolare giornalista e divulgatore Alberto Angela aveva scelto proprio la sua barca per riprese ed esplorazioni, ultima delle quali in onda il 12 marzo scorso su "Meraviglie - La penisola dei Tesori", lungo i Campi Flegrei, nella straordinaria esplorazione di un intero abitato romano sprofondato nelle acque a causa del bradisismo.
«Una delle tante risalite a bordo dell'imbarcazione di Biagio e Samuele Carannante che con la loro esperienza ci hanno fornito una preziosa assistenza sopra e sotto l'acqua. Siamo rimasti quasi 5 ore in immersione spostandoci ogni volta in siti diversi con l'imbarcazione. La troupe ha seguito e ripreso ogni momento : a destra Paco Centomani e Luigi Pollice.
(Photo credit : Barbara Ledda)»: così, il 5 marzo, a didascalia di questa foto sulla sua pagina Facebook proprio Alberto Angela.