Natale, tempo di berodi
Prodotto tipico apprezzato soprattutto dalle persone anziane
E’ una tradizione antica, nella macelleria Queirolo a Pian dei Ratti si tramanda di generazione in generazione e annuncia l’arrivo del Natale. Parliamo dei “berodi” o meglio “sanguinacci”, un salume fresco un tempo decisamente più apprezzato di quanto avvenga ai giorni nostri.
Una ricetta semplice, apprezzata dagli anziani
Ad acquistarlo ormai sono soprattutto le persone anziane. Chissà perché i giovani di “berodi” non ne vogliono sentire parlare, storcono il naso, eppure sono buoni, eccome sono buoni. La ricetta è semplice, un mix di sangue di maiale, latte, cuore, milza, sale e per impreziosire l’insaccato pinoli e noce moscata. Il tutto viene cotto, miscelato e poi inserito nelle budella. Quelle di suino contengono “berodi” casalinghi più grandi, mentre in vendita è facile trovare l’insaccato nelle budella di vitellone.
Si consumano in tre modi
“In meridione – precisa Carlo Queirolo, macellaio alla Coop – al posto dei pinoli mettono l’uvetta”. I primi “berodi” vengono preparati dopo la ricorrenza della Madonna del Rosario, a ottobre, quando le temperature cominciano a farsi più rigide, ma il consumo aumenta con l’arrivo del Natale. Un tempo non c’era famiglia della Fontanabuona che non mettesse in tavola i “berodi”. Si consumano soprattutto in tre modi, crudi tagliati a fette, bolliti, oppure come il fegato alla veneziana, a pezzetti e nel tegamino con olio, burro e cipolla. Tutto sommato sono il salume più economico e deve essere consumato fresco. Da Queirolo i “berodi” non mancano mai sono come il presepe. Annunciano il Natale quello fatto di cose semplici, genuine, com’era una volta.
(Nella foto, Roberto Queirolo)