Omicidio Olivieri, Ginocchio inchiodato dalle telecamere

Risolto il giallo dell'omicidio di Sestri Levante; nella macchina di Ginocchio ritrovata una confezione di cento fascette numerate, alcune corrispondevano a quelle trovate al collo della vittima. Confermato il movente del delitto, le necessità economiche della Barbosa.

Omicidio Olivieri, Ginocchio inchiodato dalle telecamere
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Svelati i dettagli dell'indagine per l'omicidio Olivieri a Sestri Levante, pochi minuti fa  la conferenza stampa tenutasi presso la Questura di Genova.

I dettagli principali dell'indagine sull'omicidio Olivieri, che ha portato agli arresti di questa notte

I movimenti sospetti dell'autovettura di Paolo Ginocchio, attuale compagno di Gesonita Barbosa, dalla sua abitazione di Cavi di Lavagna, a quella di Antonio Olivieri in via Roma a Sestri Levante. Movimenti registrati dalle telecamere di videosorveglianza della limitrofa farmacia. La corrente elettrica, staccata nel condominio, negli stessi orari di quei movimenti, tra le ore 23 e la mezzanotte del 22 novembre scorso, e tra le 5 e le 6 del mattino del 23 novembre. E poi una confezione da cento fascette da elettricista, tutte numerate. Una confezione aperta, con alcune fascette mancanti. Quelle ritrovate al collo di Antonio Olivieri.  Con questi importanti e decisivi dettagli, gli inquirenti della squadra mobile di Genova hanno inchiodato l'assassino.

Il blackout, la trappola per attirare Olivieri in cantina

Antonio Olivieri, è stato attirato nello scantinato per un black out avvenuto nelle prime ore della mattina del 23 novembre. La corrente era stata staccata già una prima volta, la sera precedente, ma nessuno se ne era accorto, poichè, probabilmente secondo gli inquirenti, nell'abitazione Olivieri stava dormendo. Attirato in cantina, è avvenuto l'agguato con numerosi colpi alla testa con un oggetto tagliente, non ancora rinvenuto.

Gli alibi della coppia smascherati dalle telecamere

Gesonita Barbosa e Paolo Ginocchio avevano dichiarato durante i primi interrogatori di trovarsi nella propria abitazione di Cavi di Lavagna durante le ore in cui si è consumato il delitto. I movimenti dell'autovettura di Ginocchio sono stati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti in via Roma. E di fatto hanno smentito la prima versione dei fatti fornita dalla coppia. L'omicidio è avvenuto tra le 5 e pochi minuti dopo le 6 del mattino del 23 novembre, momento in cui l'auto di Ginocchio è ripartita da via Roma. In seguito alla perquisizione dell'auto di Ginocchio sono state rinvenute anche la confenzione di fascette da elettricista.

Arrestati nella notte per l'omicidio di Antonio Olivieri, la moglie Gesonita Barbosa e il nuovo compagno di lei, Paolo Ginocchio. La prima è considerata la mandante morale e psicologica, il secondo l'autore materiale del delitto.

Confermato il movente del delitto

Le necessità economiche della Barbosa, una situazione grave e non facile, per un bisogno costante di denaro. Anche il movente dell'omicidio è stato confermato dagli inquirenti. Dalle diverse testimonianze raccolte, è emerso inoltre che la coppia era isolata rispetto al contesto generale. Il bisogno di soldi della Barbosa conferma che lei è la mandante morale e psicologica dell'omicidio mentre Ginocchio l'autore materiale.

Tratti in arresto questa mattina all'alba, la 35enne è stata condotta presso la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, mentre il 45enne è stato associato presso il carcere di Marassi.  Domani, presso il tribunale di Genova, il Gip interrogherà la coppia.

 

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