A Sestri Levante una via intitolata ad Antonio Olivieri?
Sui social comincia a rimbalzare la proposta, per onorare la memoria dell'uomo molto impegnato nell'attività civica: sarà però possibile?
La proposta sta nascendo sul gruppo Facebook di cui Olivieri era amministratore: un modo per onorarne la memoria civica.
Una via intitolata ad Antonio Olivieri, la proposta sui social
L'idea è nata e sta circolando sul gruppo Facebook dei "mugugni" sestresi, dove - dopo la riapertura ai commenti seguita all'arresto dei presunti colpevoli dell'omicidio di Antonio Olivieri, l'ex moglie ed il nuovo compagno di lei - del caso del delitto, e soprattutto di cosa fare ora, si sta parlando molto. Sono molti i pensieri dedicati allo scomparso "Olly", che del gruppo era fra gli amministratori, ai suoi figli, a ciò che avrebbe portato l'ex moglie ad ideare l'assassinio, cioè la dipendenza dalle "infernali" macchinette mangiasoldi dei videopoker, ed anche a come onorare la memoria dell'amico e compagno di attivismo civico Antonio.
Tutto, s'intende, è molto prematuro ed interlocutorio, ma si è paventata la possibilità di una raccolta firme per proporre l'intitolazione di una via della città ad Olivieri. Di norma non sarebbe possibile intitolare vie o piazze a persone scomparse da meno di 10 anni, ma un'apposita deroga deliberata in Giunta ed approvata in via eccezionale dalla Prefettura lo renderebbe possibile: se alla proposta si accompagnasse dunque anche una volontà politica precisa la cosa non sarebbe impossibile.
È tuttavia presumibile che i tempi, se anche l'idea dovesse riscontrare il favore amministrativo, non possano in alcun caso essere brevissimi: vi è un'inchiesta in corso e ad essa seguirà un processo; è improbabile che un simile atto istituzionale si possa in piena coscienza e serietà prendere finché non vi sarà almeno una sentenza di primo grado a fare formalmente chiarezza su quanto avvenuto, su moventi, esecutori e dinamiche precise, stabilendo la Verità con la V maiuscola fra le ipotesi, d'accusa giudiziaria così come giornalistiche. Certo è che il desiderio di tenere viva la memoria di Antonio Olivieri è forte, così come è stato forte lo choc per un simile delitto in una cittadina come Sestri Levante.