La vita è sogno con il Portico di Salomone

Appuntamento stasera 6 agosto alle 21.30 nei giardini di Villa Tigullio a Rapallo

La vita è sogno con il Portico di Salomone
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Sogno o son desto? “La vita è sogno” al tempo della rivoluzione digitale. Martedì 6 agosto 2019 alle 21.30 andrà in scena, a Rapallo presso Villa Tigullio (in caso di pioggia all’Auditorium delle Clarisse), la riduzione e adattamento de “La vita è sogno”, di P. Calderón de la Barca, a cura della Compagnia Teatrale rapallese “Il Portico di Salomone” “La vita è sogno” (1635), di P. Calderon de la Barca, è un esempio, fra i più illustri, della letteratura barocca spagnola. Ci siamo sempre cimentati con opere di spessore letterario e con tematiche inerenti alle domande fondamentali dell’uomo di ogni epoca e cultura, ma non avremmo mai immaginato di sperimentare la stessa corrispondenza con un testo del teatro seicentesco spagnolo, dove ogni “virgola” sembrerebbe lontana anni luce dalla attuale sensibilità e mentalità.

“La vita è sogno” è la storia di due figli, abbandonati dai padri, alla ricerca l’uno della propria identità e l’altra del proprio onore. Il loro incontro sancisce l’inizio di una serie di eventi sorprendenti, con molti colpi di scena, che porteranno ad un finale inaspettato, fatto di ritrovamenti e riconciliazioni. Il filo conduttore della vicenda è un sogno, anzi l’idea che la vita sia sogno.

Dice l’autore: «L’uomo sogna quello che è, e poi si sveglia». Che cosa sia questo risveglio non è detto dal testo, ma lasciato all’immaginazione del pubblico. E aggiunge che, proprio per il fatto che non sappiamo con certezza se la vita sia sogno o meno (quanto reggeranno le nostre opere umane?), solo la responsabilità personale nelle azioni può dare un significato non effimero all’esistenza.

“Anche in sogno non si perde il bene che si fa”. Uno di noi ha definito questo testo “il Matrix del 1600”. Infatti la battuta di Sigismondo «È tanto simile la copia all’originale che si debba dubitare che sia proprio una copia?» esprime la stessa difficoltà che possiamo avere noi, nel riconoscere la realtà. Tema attuale, se lo pensiamo in relazione alla sempre maggiore presenza nella nostra società della realtà virtuale, da cui sembra essere sopraffatto l’uomo di oggi. Audace questo paragone, così come audaci e innovative alcune scelte di regia relative alla riduzione e adattamento deltesto: le sfaccettature caratteriali dei personaggi principali hanno suggerito la creazione di“alter ego”, assenti nell’opera di Calderón. Un aiuto efficace per entrare dentro la profondità psicologica dei personaggi, coi loro contrasti, dubbi, passioni.Il portico di Salomone è una compagnia amatoriale di giovani, bambini e adulti accomunati dalla passione per il teatro. Nata nel 2012, ha realizzato una decina di spettacoli. Visitando ilsito ufficiale ​http://www.porticodisalomone.it/​ e le nostre pagine Facebook e Instagram si possono trovare numerosi approfondimenti e materiale extra sui vari lavori portati avanti nel corso degli anni.Quest’anno, alla realizzazione de “La vita è sogno” hanno contribuito alcuni amici della sezione Alpini di Rapallo. Attori improvvisati con la loro abituale generosità e simpatia.

«Un successo che cresce di stagione in stagione – commenta il Presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico – e che l’amministrazione comunale intende sostenere convintamente proprio in virtù dello sviluppo sociale e culturale che l’Associazione Il Portico di Salomone è riuscita a realizzare dal 2012 ad oggi: un’Associazione Culturale cittadina di particolare livello e qualità che vede partecipi decine di giovani che con impegno ed entusiasmo riescono ad ottenere risultati di altrettanto livello e qualità.Ringrazio la regista e responsabile della Compagnia Teatrale Marina Maffei – conclude Campodonico – per l’impegno e la determinazione che ogni anno riesce a dedicare a questo sempre più numeroso gruppo di artisti, con l’impegno da parte della Città di Rapallo nel sostenere la compagnia nel suo rafforzamento e consolidamento».

«Il sogno lo stanno realizzando loro – dichiara l’Assessore al Turismo Elisabetta Lai – una compagnia teatrale totalmente “made in Rapallo” che da anni cresce e propone sempre realizzazioni di altissimo livello. L’evento del 6 agosto è la conclusione di un percorso di formazione e condivisione tra giovani e meno giovani, che ha avuto inizio già dall’autunno precedente, e che racchiude in sè anche un importante segno di amicizia e solidarietà nei confronti di Padre Ibrahim, che sappiamo tutti quanto sia riuscito a realizzare e stiarealizzando per la comunità di Aleppo in Siria».

Appuntamento stasera 6 agosto alle 21.30 nei giardini di Villa Tigullio a Rapallo (in caso di pioggia all’Auditorium delle Clarisse). Ingresso, a offerta libera, fino ad esaurimento posti (450). Il ricavato sarà devoluto a favore delle opere di ricostruzione di Padre Ibrahim ad Aleppo.

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