Rupinaro, iniziati i carotaggi sugli argini

Per reperire e analizzare i dati relativi alla piana alluvionale di fondovalle al fine di ricostruirne il modello geologico, funzionale per definire il progetto di messa in sicurezza del torrente

Rupinaro, iniziati i carotaggi sugli argini
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Sono iniziati i carotaggi sugli argini e nelle proprietà confinanti con il Rupinaro per reperire e analizzare i dati relativi alla piana alluvionale di fondovalle al fine di ricostruirne il modello geologico, funzionale per definire il progetto di messa in sicurezza del torrente.

Per reperire e analizzare i dati relativi alla piana alluvionale di fondovalle al fine di ricostruirne il modello geologico, funzionale per definire il progetto di messa in sicurezza del torrente

Nove in totale i punti indicati per effettuare le analisi del terreno, a cui si aggiungono i sondaggi ambientali già effettuati all’interno dell’alveo del corso d’acqua. Il campionamento del sottosuolo è partito la scorsa settimana in corrispondenza della curva che il torrente effettua a san Terenziano, sono già terminati i sondaggi nel punto di immissione del rio Lemme nel Rupinaro e nell’area dello stabilimento Hi Lex, mentre sono in corso in questi giorni le indagini sul rio Campodonico a monte del Palazzetto dello Sport. Continueranno poi in via dei Lertora (sponda sinistra), in prossimità della passerella pedonale sul Rupinaro zona Coop (sponda destra), all’interno del parcheggio pubblico in via Sampierdicanne (sponda sinistra), nei terreni privati accanto all’Istituto Assarotti (sponda sinistra), ed infine in Corso Genova (sponda destra).

Come evidenziato dai tecnici dello studio associato di geologia Resgeo, i carotaggi lungo le sponde del torrente verranno effettuati a 15 metri di profondità grazie all’utilizzo di un tubo piezometrico che ci consentirà di esaminare la falda acquifera presente in loco.

Dichiara il sindaco Marco Di Capua «Per prima cosa i tecnici si sono concentrati su un’indagine geognostica, ovvero la ricostruzione del modello geologico e geotecnico dei terreni che saranno oggetto di lavori per il progetto di messa in sicurezza del torrente Rupinaro. In un secondo tempo, per verificare la stabilità degli argini partirà una campagna di analisi strutturale degli stessi, prevista nei prossimi giorni, in modo tale da indagare le caratteristiche dei materiali di composizione. La difficoltà principale sta nel coordinare il timing degli interventi, la dislocazione dei mezzi e delle risorse con la disponibilità dei privati proprietari delle aree. Grazie alla stretta collaborazione tra tecnici, personale comunale e Polizia Municipale contiamo di rispettare il cronoprogramma che abbiamo redatto».

«Abbiamo concluso i sondaggi ambientali eseguiti nell’alveo del Rupinaro, 10 sondaggi di circa 3/4 metri di profondità ciascuno. Oggi ci troviamo lungo le sponde del rio Campodonico, dove stiamo eseguendo carotaggi ad una profondità di circa 15 metri. Nei prossimi giorni ci sposteremo, scendendo nell’area urbanizzata precisamente in via dei Lertora. Durante i sondaggi profondi verranno effettuate prove in sito, all’interno del foro di perforazione, di permeabilità e prove penetrometiche per verificare la resistenza del terreno, prelevando ulteriori campioni per prove meccaniche classificative. Successivamente verranno effettuate anche prove sismiche per ottenere parametri per il calcolo antisismico delle opere che si intendono eseguire» sottolineano Giovanni Rizzi e Barbara Musante, geologi dello studio Resgeo, facente parte dell’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata i lavori di appalto per il progetto.

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