A Ferrada di Moconesi il ricordo del partigiano Antonio Zolesio
Zolesio, dopo aver vissuto per molti anni a Genova si era trasferito in Val Fontanabuona dove tra l'altro è stato il promotore della locale Associazione dei Marinai d'Italia e dove oggi riposa nel cimitero di Moconesi Alta

Per merito della Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap) e in modo particolare del circolo “G.Calogero A. Capitini” di Genova si è svolto ieri, sabato 28 settembre, a Ferrada di Moconesi nella sede del palazzo comunale l'incontro “Quella è la casa del partigiano”, teso a ricordare storia e ideali della Divisione Partigiana Giustizia Libertà Matteotti e in modo particolare il suo comandante Antonio Zolesio.
Il ricordo del partigiano Antonio Zolesio
Promotore dell'incontro Riccardo Pagliettini che così ha voluto celebrare la memoria di un partigiano forse troppo in fretta dimenticato. La scelta di Moconesi non è casuale: Zolesio, infatti, dopo aver vissuto per molti anni a Genova si era trasferito in Val Fontanabuona dove tra l'altro è stato il promotore della locale Associazione dei Marinai d'Italia e dove oggi riposa nel cimitero di Moconesi Alta.
Dopo i saluti del sindaco Giovanni Dondero, dei consiglieri regionali Giovanni Boitano e Giovanni De Paoli e del presidente del circolo Fiap Luigi Fasce a introdurre l'argomento è stato Antonio Caputo presidente coordinatore dei circoli di Giustizia e Libertà. Sono intervenuti inoltre lo storico Bruno Garaventa che ha contestualizzato la presenza di Zolesio in Fontanabuona e Arcangelo Merella figlio del vicecomandante “Mori” della “Matteotti”.