Veranda Ostigoni, il Tar dà ragione al Comune di Lavagna
La veranda è sotto sequestro dal 20 giugno 2016, il commissario Paolo D’Attilio aveva ordinato la demolizione
Il Tar dà ragione al Comune di Lavagna sulla veranda abusiva del Bar Ostigoni di piazza Vittorio Veneto. Respinto, dunque, il ricorso di Mafalda Silvestri, moglie di Ettore Mandato, quest’ultimo coinvolto nell’inchiesta “I Conti di Lavagna” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta che ha portato allo scioglimento per mafia del Comun e di Lavagna. A riportare la notizia l'edizione odierna de Il Secolo XIX
La veranda è sotto sequestro dal 20 giugno 2016, il commissario Paolo D’Attilio aveva ordinato la demolizione
La donna è stata condannata anche al pagamento delle spese di causa sostenute da Palazzo Franzoni, 3000 euro, oltre ad accessori di legge. Silvestri aveva impugnato la delibera del commissario Paolo D’Attilio che aveva ordinato la demolizione. La veranda è sotto sequestro dal 20 giugno 2016, nel 1995 la proprietà del bar aveva presentato istanza di condono, trovando, nel 1997 l’assenso dell’allora sindaco Gabriella Mondello e a fornire la disponibilità del terreno pubblico. Nel 2003 il Tar aveva annullato gli atti che sanavano la costruzione. Nel 2014 il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso di Silvestri. Nel 2015 una delibera della giunta guidata dall’ex primo cittadino Pino Sanguineti aveva aperto un procedimento per un eventuale rilascio di condono.