Bilancio positivo per Mediaterraneo: ma ci sono anche «Conti» negativi
Il capogruppo del Popolo per Sestri si scaglia contro la società di promozione e gestione turistica
700mila euro di fatturato per il bilancio semestrale di Mediaterraneo Servizi, appena depositato in Comune. La previsione per la chiusura dell'anno si attesta attorno al milione e 200mila euro. «Una società in salute che vanta un risultato economico di oltre 52mila euro», queste le parole di commento del direttore di Mediaterraneo Marcello Massucco (in foto), che sottolinea anche, in particolare, i 190mila euro che la società verserà in tutto, per l'anno 2017, al Comune di Sestri Levante per la gestione e concessione dei palazzi storici della città, «in contrapposizione - sostiene Massucco - alle critiche avanzate nel corso degli anni sulla resa degli immobili comunali».
Insomma, sicuramente un bilancio positivo per Mediaterraneo, società a cui sono affidati una pletora di servizi ed attività all'interno del comparto di promozione e turismo della città di Sestri Levante. Vastità ed eterogeneità di compiti che, tuttavia, suscita malcontento nelle opposizioni.
Conti del Popolo per Sestri: fumo negli occhi, «Mediaterraneo andrebbe sciolta»
Per Marco Conti, capogruppo in consiglio del Popolo per Sestri, il bilancio positivo per Mediaterraneo sarebbe infatti solo uno specchietto per le allodole: per Conti, Mediaterraneo starebbe «in piedi grazie ai soldi pubblici del Comune, fosse privata avrebbe già chiuso i battenti».
Il consigliere di minoranza si dichiara a dir poco scettico sui comunicati stampa del Sindaco Valentina Ghio, e su quelli dell'amministratore di Mediaterraneo (che definisce «fido scudiero» della Ghio), e punta il dito su alcuni punti di quella che ritiene una propaganda illusoria.
«I cittadini devono sapere - asserisce Conti - che questa società si regge solo ed esclusivamente per i trasferimenti operati dal Comune per lo svolgimento dei numerosi servizi affidati; senza i trasferimenti pubblici la società avrebbe dichiarato fallimento». Per il capogruppo poi, come suddetto, a Mediaterraneo sarebbero immotivatamente affidati i più disparati servizi, dall'ambito turistico a quello economico senza - a suo dire - giustificazioni circa il mancato ricorso al mercato.
Per Conti le molte attribuzioni alla società - a cui il Comune trasferisce attorno al milione di euro - servirebbero a coprire «le perdite croniche rappresentate dal Musel e dal bike sharing» che vengono così «inserite in un solo calderone ed i cui deficit vengono coperti da altre poste di entrata».
Mancherebbe, secondo tale tesi, il controllo diretto sulla qualità dei servizi. Conti punta ad esempio il dito sul Wi-Fi che funziona male ed ha spesso problemi di collegamento. «Un triste spettacolo alle spalle dei cittadini», conclude, sostenendo che «questa società deve essere sciolta e i svariati servizi affidati al mercato per avere maggiori vantaggi in termini di qualità e prezzo».