Spinaci surgelati con frammenti di plastica: “Non c’è alcuna allerta in corso”

Findus precisa che si è trattato della segnalazione di un singolo consumatore

Spinaci surgelati con frammenti di plastica: “Non c’è alcuna allerta in corso”

Pezzo di plastica ritrovato all’interno di una confezione di spinaci Findus e denunciato da un consumatore. Ora Findus risponde sul caso.

Il comunicato dell’azienda:

“Comunichiamo che si è trattato della segnalazione di un singolo consumatore (che ha gettato l’eventuale corpo estraneo, per cui non è stato possibile procedere con ulteriori indagini, ma si è potuto solo vedere le foto inviate), non c’è alcuna allerta in corso (contrariamente a quanto riportato nel titolo dell’articolo) e dalle verifiche effettuate il giorno di produzione di quella confezione non è stata riscontrata nessuna anomalia.

Il consumatore aveva scritto al Customer Care Findus ed è stato contattato entro 24 ore dalla sua richiesta.

Findus tiene a precisare che attraverso il proprio Customer Care aveva preso contatto con il consumatore interessato entro 24 ore dalla segnalazione, richiedendo il corpo estraneo per poter procedere con ulteriori indagini interne, ma non è stato possibile recuperare il campione perché, come riferito dal consumatore, era stato gettato. Dalla tracciabilità e dai controlli in nostro possesso sulle materie prime e sul prodotto finito non si evidenzia nessuna anomalia. Le verifiche ispettive e organolettiche riferite al giorno 12 giugno 2019 – giorno di produzione di quella confezione – non hanno evidenziato alcuna deviazione di processo sul prodotto finito e negli ultimi due anni non è stato ricevuto nessun reclamo per soft plastic negli spinaci”.

Lo stabilimento di produzione Findus è dotato di un Sistema Qualità certificato ISO: 9001 2015 e BRC ED.8, per le sue attività, segue da  diversi anni procedure specifiche sottoposte a continua verifica e revisione. Il personale è qualificato e sottoposto a formazione in specifiche sessioni di addestramento. È inoltre adeguatamente addestrato e sensibilizzato, in accordo a procedure di stabilimento, circa i parametri di qualità e salubrità del prodotto, nonché sulle corrette prassi igieniche operative e sulla corretta gestione degli impianti.

Ogni  anno vengono effettuati sugli spinaci oltre 10 mila controlli di processo (sugli standard qualitativi e la sicurezza alimentare) e circa 3000 controlli analitici di laboratorio e ispettivi, organolettici e sulla conformità alle specifiche.

Per quanto concerne la linea di produzione degli spinaci, fa sapere l’azienda, si tratta di una linea dotata di sistemi e di presidi di controllo per la pulizia della materia prima che all’arrivo in stabilimento viene controllata per la valutazione delle caratteristiche qualitative. La materia prima è dotata di una specifica nella quale viene indicata l’assenza di corpi estranei e viene trasportata con mezzi igienicamente controllati e protetti da teli per prevenire contaminazioni. Durante la lavorazione c’è una fase di setacciatura nella quale gli spinaci passano attraverso cilindri rotanti a maglie che consentono la rimozione di frammenti, piccoli corpi, ed erbe estranee. Successivamente gli spinaci vengono distribuiti in modo omogeneo attraverso i cilindri rotanti, cadono in un tunnel dove vengono investiti da una corrente d’aria ascendente in modo da flottare in aria ed essere spinti su un nastro trasportatore, mentre i corpi estranei pesanti cadono in basso e vengono scartati. Segue la fase di lavaggio in vasche specifiche nelle quali, attraverso la turbolenza dell’acqua, gli spinaci sono puliti dalla terra e da eventuali altri corpi estranei. Dopo il passaggio nel blancher per la scottatura, gli spinaci vengono sottoposti ad ispezione visiva da parte del personale di produzione, e sottoposti a controllo da parte di un metal detector per la rilevazione di eventuali corpi estranei metallici. Il semilavorato viene confezionato, identificato ed etichettato per poi essere conservato in celle a -25°C ed infine confezionato come prodotto finito.