A giudizio il consigliere leghista regionale Giovanni De Paoli
Si tratta del primo caso contro l'omofobia in Italia

Si terrà domani giovedì 30 gennaio l’udienza che manda a giudizio il consigliere della Regione Liguria di Lega Nord Giovanni De Paoli, originario di Valletti, frazione di Varese Ligure, ma residente a Lavagna: imputato per aver detto che se avesse un figlio omosessuale lo butterebbe in una caldaia e lo brucerebbe. Fatto aggravato perché commesso per finalità di discriminazione.
In Italia manca ancora una Legge ufficiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia
«Si tratta del primo caso contro l’omofobia in Italia, ne siamo fiduciosi» – commenta la denunciante Aleksandra Matikj, presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”. «Oltre alla nostra, risulta presa in carico anche la querela presentata dall’Associazione AGEDO (Associazione genitori di omosessuali). I due fascicoli sono uniti in un unico processo che inizierà domani, 30 gennaio 2020, alle ore 9 davanti al giudice Massimo Todella. In Italia manca ancora una Legge ufficiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia ed in un Paese dei Diritti come l’Italia è il prossimo passo da compiere. Giunto è il momento che anche in questo Paese inizino a cimentarsi delle lotte ed a conseguire le vittorie contro chi per odio distrugge le vite innocenti altrui.»