Incontro pubblico per il giornalista Julian Assange

Alla Società Economica, conferenza e momenti musicali

Incontro pubblico per il giornalista Julian Assange
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Incontro pubblico con dibattito, sabato 22 febbraio alle 15, alla Società Economica di Chiavari, nella sala Ghio Schiffini di via Ravaschieri 15. Tema, la liberazione di Julian Assange (nella foto), "giornalista colpevole solo di aver rivelato la verità", spiegano gli organizzatori, il Comitato Tigullio per la liberazione di Assange e l’Associazione Figli del Sole. Il giornalista è in carcere a Londra in attesa del processo che inizierà il 24 febbraio e che dovrà decidere sulla sua estradizione richiesta dagli USA.

L'incontro

Nell’incontro a Chiavari interverranno Pietro Ratto, filosofo, giornalista e scrittore, e Berenice Galli, autrice dell'intervista per Pandora TV al padre di Assange, John Shipton.

Insieme alla conferenza/dibattito ci saranno anche esibizioni pro Assange di musicisti locali, Oceans on the Moon, Nicola Rollando ed i Nuovi Disertori, Alice Nappi, Sara Nastos e il coro "Piccole Donne Cantano".

"L'idea di unire alla conferenza un momento artistico -spiegano gli organizzatori - è sorta a seguito della notizia che Roger Waters, frontman dei Pink Floyd aveva cantato"Wish You Were Here" davanti al Ministero dell'Interno a Londra durante la manifestazione di supporto ad Assange.

Con questa iniziativa vogliamo rispondere al grido di aiuto proveniente da una persona che come diceva Paolo Barnard in un articolo premonitore scritto un anno fa "Ci ha rivelato verità indicibili, rendendoci più consapevoli e quindi più liberi. Ma ora Julian Assange può crepare, nella sua stanzetta-prigione, senza che nessuno muova un dito per salvarlo: giornali, attivisti, intellettuali, politici, governi. Si è immolato per tutti, con le esplosive rivelazioni affidate a WikiLekas. Sperava di suscitare un’ondata di protesta capace di scuotere il potere. E immaginava che l’indignazione lo avrebbe protetto dalla vendetta dell’establishment. Ma si sbagliava: Julian Assange sta morendo giorno per giorno: l’ambasciata ecuadoregna di Londra, che finora l’ha tenuto al riparo dall’estradizione, potrebbe non tutelarlo più. È così forte, la pressione degli Usa – sull’Ecuador, e sulle autorità britanniche – che le teste di cuoio inglesi potrebbero fare irruzione nella sede diplomatica e caricare Assange, il martire dell’informazione libera, sul primo volo per Washington.

Purtroppo l'Ecuador ha ceduto ed ha abbandonato la tutela di Assange, che è stato prelevato con le modalità che si vedono nella piccola foto riportata nella locandina, per fortuna non si è avverata la deportazione istantanea e nascosta, come successo in altri casi, ma si è imbastito un processo che senza una forte protesta di sostenitori a livello internazionale può avere esiti ingiusti e drammatici".

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