Coronavirus, i consigli dei medici di famiglia per affrontare con razionalità l'emergenza
Ecco i comportamenti da seguire per evitare che gli stessi studi medici possano divenire luogo di contagio

Sebbene in Liguria il nuovo Coronavirus non sia fortunatamente ancora comparso, che ciò possa accadere nei prossimi giorni o settimane - anche alla luce dell'aumentare del numero di casi confermati nel Nord Italia - è ahinoi per lo meno verosimile. Onde evitare - e prevenire - inutili rischi di contagio, i Medici di Medicina Generale hanno preparato alcuni consigli comportamentali specifici a cui i pazienti (ed i medici stessi) sono invitati ad attenersi.
Coronavirus, i consigli dei medici di famiglia per affrontare con razionalità l'emergenza
- I pazienti che manifestino sintomi febbrili sono invitati a NON recarsi presso gli studi dei medici di famiglia o in pronto soccorso, ma a contattare il proprio medico telefonicamente.
- A tal pro, i Medici di Medicina Generale si rendono disponibili a tenere sempre raggiungibili i propri cellulari dalle 8 alle 20 dei giorni feriali; nei restanti orari è attivo il Medico di Continuità Assistenziale (Guardia Medica).
- Se il Medico di Famiglia o quello di Continuità Assistenziale vengono a conoscenza di casi sospetti (pazienti febbrili che abbiano avuto contatti con altri risultati positivi o con storia di viaggi o residenze in aree a rischio), non devono effettuare visite ma allertare il 112.
- I pazienti non febbrili sono invitati ad andare negli studi del Medico di Famiglia solo per esigenze indifferibili e possibilmente su appuntamento (per evitare sovraffollamento delle sale d'attesa).
Queste poche norme di buon senso servono ad evitare che gli studi medici (quando non addirittura gli stessi medici, a cui non sono stati ancora forniti presidi di protezione come tute e mascherine) possano diventare luogo o veicolo di contagio. In caso di sintomi respiratori, dunque, né recarsi in studio né chiedere visite domiciliari, ma concertare telefonicamente con il proprio medico di fiducia come sia più opportuno comportarsi.
A ciò si aggiungono, come sempre, le altre norme di autoprotezione e nozioni informative già citate nel decalogo più volte ribadito dalle Autorità Sanitarie:
- 1. Lavarsi spesso le mani
- 2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
- 3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- 4. Coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- 5. Non prendere farmaci antivirali o antibiotici, a meno che non siano prescritti dal medico
- 6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- 7. Usare le mascherine solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate
- 8. I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla cina non sono pericolosi
- 9. Contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
- 10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus