L'Università di Genova pensa alla sospensione dell'obbligo di frequenza

Streaming e soluzioni web saranno uno strumento fondamentale per la didattica: che l'ordinanza "anti" coronavirus venga prorogata o meno

L'Università di Genova pensa alla sospensione dell'obbligo di frequenza
Pubblicato:

Non è ancora certo cosa si deciderà in Liguria dopo il 1 marzo, allo scadere dell'ordinanza regionale che, per prevenire rischi di contagio da coronavirus, ha chiuso tutte le scuole di ogni ordine e grado. L'Università di Genova (che aveva annunciato la sospensione delle lezioni addirittura alcune ore prima dell'emanazione dell'ordinanza) valuta le alternative.

L'Università di Genova pensa alla sospensione dell'obbligo di frequenza

Tra gli accorgimento che potranno venire messi in campo la sospensione dell'obbligo di frequenza e didattica via web. Le lezioni infatti potrebbero riprendere nei prossimi giorni (o settimane), ma in ogni caso il rettore Paolo Comanducci sta approntando varie alternative, fra cui il massiccio utilizzo di soluzioni "smart", attraverso internet, per ridurre in ogni caso gli assembramenti. Streaming, ma eventualmente anche lezioni registrate e messe a disposizione, in "differita" agli studenti, ad esempio. Misure che saranno a maggior ragione utili in caso di proroga dell'ordinanza regionale, ma potranno essere comunque messe in campo, in maniera facoltativa, se formalmente si andasse verso il "ritorno alla normalità".

Seguici sui nostri canali