Fincantieri per la chiusura, ma i lavoratori in ferie forzate: è scontro
Niente cassa integrazione, i sindacati: «così il peso delle misure graverà sui lavoratori, al momento non accettiamo queste condizioni»

Come preannunciato dal sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio alcune ore fa, Fincantieri va verso la chiusura per due settimane degli stabilimenti di Riva Trigoso, per prevenire il rischio contagio da Covid-19 tra gli operai (a maggior ragione vista la positività di un loro collega del Muggiano nello spezzino).
Fincantieri per la chiusura, ma i lavoratori in ferie forzate: è scontro
La Ghio definisce la scelta «la migliore per i lavoratori, per le loro famiglie e per il territorio», ma fra proprietà e lavoratori è scontro aperto. Questo in quanto, almeno per il momento, non è stata prevista l'attivazione di alcuna misura di ammortizzazione sociale come la cassa integrazione, che i sindacati chiedevano. Al contrario, si è deciso di mettere in "ferie forzate", spostando cioè le ferie collettive dal tradizionale periodo di agosto a quello di marzo, tutti i lavoratori: su cui dunque finirebbe per gravare il costo dello stato di emergenza e delle relative misure di prevenzione prese dall'azienda. Al momento, dunque, i sindacati dichiarano di non aver accettato né firmato nulla, la contesa perciò resta aperta e non è ancora ben chiaro cosa potrà accadere nelle prossime ore e giorni.