Sì definitivo in Consiglio: il Savoia può risorgere
Lo svincolo La struttura in piazza IV Novembre è abbandonata e inoperante ormai dal lontano 1981

Addio al vecchio rudere Savoia. Almeno su questo punto, la maggioranza, l’opposizione e con loro tutta la cittadinanza si trovano d’accordo. Un po’ meno per quanto concerne le modalità con cui il fatiscente immobile alberghiero - inoperante e abbandonato ormai dal 1981 - si appresta finalmente a risorgere e a mostrare nuovamente la storica facciata liberty e tutti gli elementi stilistici tipici della belle époque.
Critica l’opposizione: "Non è una scelta turistica"
È stato approvato, martedì sera in Consiglio, il parziale svincolo dell’immobile di piazza IV Novembre che sarà destinato ad ospitare 19 nuovi appartamenti privati (pari al 70% della volumetria esistente) e un nuovo hotel da 19 camere e 37 posti letto, con ristorante, spa, piscina e servizi accessori al pian terreno, nel restante 30%. Sul retro della struttura saranno realizzati 19 posti auto privati - così come del resto è previsto proprio dalla legge regionale in materia, che impone l’assegnazione pertinenziale di un parcheggio per ogni nuova unità abitativa - e ulteriori 6 posti auto meccanizzati a servizio esclusivo dell’hotel. I lavori partiranno a breve termine, assicura il geometra Alberto Cipolla incaricato della progettazione da parte della proprietà.
"Vi sarà una importante ricaduta economica in città con lavori previsti per circa 7 milioni di euro che verranno realizzati con imprese di Rapallo".
Una nota assolutamente positiva, specie in un periodo di forte contrazione:
"non potevamo imporre a un privato di assumere ditte cittadine - ha commentato il sindaco Bagnasco - però il nostro invito morale è stato accolto dalla proprietà".
Importante anche l’indotto dell’operazione, quando l’albergo, o meglio gli alberghi, diverranno operativi:
"19 camere al Savoia e 21 camere in via Gramsci vogliono dire per la città circa 1 milione di euro di indotto annuo", commenta Eugenio Brasey considerando l’attuale tasso di occupazione medio del 54% di camere d’albergo e una spesa di almeno 50 euro in città per ogni turista.
L’approvazione dello svincolo pone definitivamente la parola fine anche all’interminabile battaglia legale tra Comune e proprietà: sarà infatti ritirato il ricorso pendente al Consiglio di Stato in merito all’ultimo diniego di svincolo per il quale erano stati richiesti danni per un ammontare di 1.600.000 euro. Tra gli ulteriori benefici dell’operazione, a vantaggio della città, il finanziamento di lavori di ripristino delle case popolari di salita Paxo.