Da Stoccolma a Moconesi, ritornato a casa grazie al fratello
La storia di Edoardo Dondero

Stoccolma-Cornia, passando per Nizza, in dieci ore. Edoardo Dondero, lo scorso 20 marzo, è tornato nella frazione di Moconesi.
La testimonianza
Dallo scorso 19 gennaio il 25enne studente universitario iscritto alla facoltà di Lingue e culture moderne, si trovava nella capitale della Svezia nell'ambito del programma Erasmus. L’esperienza di studio in Scandinavia, che si doveva concludere a metà giugno, è terminata anticipatamente a causa dell’emergenza coronavirus.
"Ho contattato più volte l’Università di Genova e la Farnesina per capire cosa fare – racconta Edoardo – trovare un aereo per l’Italia non è facile per cui ho dovuto ripiegare su un volo per Nizza. Sono partito da Stoccolma alle 8 e sono atterrato in Francia attorno a mezzogiorno. Qui l’unico treno disponibile per la Liguria è alle 17.30 per cui sono salito sul primo taxi e mi sono fatto portato al confine dove c’era mio fratello ad attendermi".
Cosimo Dondero, 29enne fratello maggiore di Edoardo, è partito in automobile da Cornia:
"Tra Ventimiglia e Mentone la Gendarmerie nationale non mi ha fatto proseguire, per cui sono rimasto al confine in attesa di mio fratello. Quando è arrivato siamo ripartiti verso casa".
Alle 18 Edoardo era a Cornia. Da una settimana il 25enne fontanino è in isolamento a casa: sarà sottoposto alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per altri sette giorni. La Svezia non ha preso provvedimenti radicali per contenere il contagio. Il governo ha chiuso Università e scuole superiori, vietato assembramenti di oltre 500 persone, chiesto ai cittadini di evitare viaggi non essenziali, di restare a casa in caso di sintomi o se si hanno più di 70 anni. Nessuna chiusura di negozi e scuole materne, elementari e medie.