Si è spenta la mattina di venerdì 1° dicembre, all’età di 81 anni dopo una breve ma inesorabile malattia, Anna Maria Barozzi, la storica titolare dei Bagni Gabbiano di via Preli a Chiavari.
Addio a Anna Maria Barozzi, storica decana dei bagni Gabbiano
Anna Maria Barozzi è stata la decana del settore degli stabilimenti balneari chiavaresi. Al lavoro dall’età di 14 anni ai bagni Tritone, dopo la morte del padre nel 1995 aveva preso le redini dell’attività, occupandosi della gestione. Ed ogni giorno in estate si trovava al suo posto, nel bancone di ingresso dei Bagni Gabbiano: «Dalla montagna di affetto che io e i miei figli abbiamo ricevuto in questi giorni molto tristi, è venuta fuori la propensione altruistica di Anna Maria – la ricorda con affetto il marito Andreino “Anni” Croce, già presidente di Assobalneari Chiavari -. Ascoltava sempre i clienti e quello che le raccontavano, specialmente all’inizio di ogni stagione quando tornavano per le vacanze ai Bagni Gabbiano. Si fermavano a raccontarle i loro inverni, ciò che avevano fatto e quello che avevano passato».
Una malattia veloce e inesorabile
Dalle 7 del mattino alle 8 di sera, Anna Maria non si spostava dal suo stabilimento balneare. Ogni giorno, senza mancare nemmeno un giorno di lavoro. E così anche quest’anno fino al 18 settembre. Ma sei giorni dopo la chiusura dello stabilimento, aveva accusato i primi malori: «Insieme in questi pochi mesi abbiamo vissuto una vera e propria “odissea” di ricoveri ospedalieri. Una mattina aveva avuto dei problemi respiratori. E lì è iniziato il calvario che rapidamente l’ha portata a spegnersi. Ma non così velocemente come si può pensare, perché fino al giorno prima di morire è rimasta lucidissima».
Increduli della scomparsa di Anna Maria Barozzi, i clienti dei bagni di via Preli e i tanti amici della coppia.
«Nei giorni successivi alla scomparsa di mia moglie siamo stati travolti da una montagna, non di condoglianze, ma veramente di grande affetto. A chi veniva a trovarla ai bagni, lei faceva trovare un mondo. Era disponibilissima e forse anche troppo, secondo me e secondo i nostri figli. Ma non era una cosa qualunque e l’abbiamo visto in questi giorni. Ci hanno rivolto parole belle, meravigliose e stupende, ma che purtroppo non possono alleviare il nostro dolore. La sua disponibilità nei confronti di tutti, la possiedono veramente pochissime persone».