Appena laureata, Ludovica è già pronta per andare in corsia
La giovane infermiera chiavarese è pronta a mettersi in servizio

Ha ottenuto martedì 24 marzo la laurea triennale in Scienze Infermieristiche, ed entro poche settimane lavorerà in uno dei nosocomi del Tigullio. Parliamo di Ludovica Calcagno, 28 anni, che pochi giorni dopo la laurea discussa in casa sua davanti al pc in videoconferenza, ha svolto un colloquio con la Asl 4 chiavarese.
La storia
La giovane infermiera chiavarese è pronta a mettersi in servizio vista la grave emergenza sanitaria che sta colpendo anche il territorio.
"Nella tesi ho discusso di un progetto di prevenzione 2.0 contro l’abuso di alcolici negli adolescenti – racconta -. Come studentessa mi aspettavo una laurea completamente diversa, ma per il momento che stiamo vivendo e per come si è svolto il tutto sono soddisfatta".
L’Università degli Studi di Genova infatti si è attivata trovando una soluzione alternativa per gli studenti laureandi, sia nei mezzi che nelle modalità:
"L’Università ci ha messo nella migliore condizione possibile per affrontare questo percorso. Ero preoccupata che questo giorno non arrivasse e che venisse posticipato il tutto, ma i tempi previsti sono stati rispettati. Tutti i tirocini previsti, circa 600 ore li avevo affrontati nel pronto soccorso e nell’ospedale di Lavagna, di Chiavari, di Sestri Levante e di Rapallo, mentre negli ultimi mesi per alcuni miei colleghi sono stati sospesi ed altri l’hanno svolto in maniera protetta".
Ospedali del comprensorio in cui a breve Ludovica presterà servizio, con un contratto a tempo determinato:
"Non vedo l’ora di cominciare sono molto emozionata, non ho paura di questa emergenza». La festa di laurea si è tenuta a casa insieme ai suoi genitori, ai suoi due fratelli, uno collegato via Skype dal Messico, e insieme al cane Leo, con un bel brindisi in famiglia: «E’ stato molto bello, una cosa più “privata” ma molto più sentita".
Diventare infermiere in questo momento, è sempre è comunque, stato il sogno della sua vita. E su questa situazione d’emergenza, come rovescio della medaglia, fa una considerazione sulla sua professione:
"In questa situazione mi pare che si stia rivalutando il lavoro degli infermieri e mi fa piacere. Prima dell’emergenza era una figura forse troppo sottovalutata. Ma nella sanità, oggi come lo sarà domani, c’è e ci sarà sempre bisogno di tutti per curare al meglio i pazienti".