Calcio

La lucida e sincera autocritica di Cristian Fontana, attaccante del Rivasamba: "Mi manca tanto la squadra"

"Ho giocato poco e quasi mai al 100%: non posso essere contento"

La lucida e sincera autocritica di Cristian Fontana, attaccante del Rivasamba: "Mi manca tanto la squadra"
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Cristian Fontana, attaccante del Rivasamba, non si nasconde dietro ad un dito.

"La mia stagione è forse una delle peggiori che mi ricordi – ammette il giocatore, che abita a Cogorno - fortunatamente la squadra ha fatto bene nel girone di andata e siamo ancora in una parte della classifica tranquilla".

Fontana ha potuto giocare poco:

"Ho avuto infortuni che mi hanno tenuto lontano dal campo quest’anno ed è difficile arrivare in condizione ottimale così, ho giocato solo 8/9 partite e mai al 100%".

Poi, è arrivata l’emergenza Coronavirus e si è fermata tutta l’attività.

"In questo momento lavoro comunque, facendo turni con i colleghi per rispettare le regole. Di sicuro riesco anche a riposarmi, cosa rara... – sorride Fontana - ho due figli: uno di 7 e una di 5 quindi sono comunque molto impegnato con loro ora. Diciamo che recupero il tempo che vorrei dedicare loro nelle giornate “normali”. A livello generale, non è una situazione semplice, per la salute delle persone, a livello economico, ma cerchiamo di attenerci alle disposizioni che ci hanno dato e poi il tempo spero ci darà ragione sulla scelta fatta. Torneremo alla normalità ma ci vorrà tempo".

E, intanto, fra lavoro e famiglia, Fontana resta a casa:

"Mi alleno in cortile: corsa, esercizi per il fisico e palla, ma sarò sincero... non è la stessa cosa rispetto ad un campo da calcio con i compagni. Mi manca la competizione. Inutile nasconderlo: giocare tanto per giocare non mi stimola molto. Anche all’interno dello stesso ambiente, in squadra, c’è bisogno di competizione per tirare fuori il meglio di se e così si alza il livello generale".