Parco pubblico grazie al bando regionale per le strutture turistiche: si va verso la riqualificazione
Il progetto approntato dal Comune di Uscio prevede miglioramento sostanziale di fruizione e godibilità degli spazi

"Fusse che fusse la vorta bbona", diceva Nino Manfredi in un celebre tormentone di Canzonissima 1959-60. Lo stesso speriamo si possa dire circa la richiesta avanzata dal Comune di Uscio alla Regione Liguria, a seguito dell'adesione al Patto per il Turismo, in merito al bando che prevede uno stanziamento complessivo di 500mila euro per le strutture turistiche.
Il progetto
Tre le tipologie previste: aree e percorsi pedonali, giardini e parchi pubblici e infine percorsi ciclabili ed escursionistici. Il parco pubblico rientra nei progetti ammessi a contributo. Non ci sono neppure dubbi che la struttura è in condizioni fatiscenti da decenni. Negli ultimi vent'anni non c'è stata campagna elettorale in cui i vari candidati tra le opere da realizzare non abbiano citato la riqualificazione dell’area. Lontani i tempi in cui agli inizi della seconda metà del secolo scorso il parco pubblico venne inaugurato. Merito dell'allora sindaco Angelo Caprile e del presidente dell'Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno Giorgio Bisso. La proprietà del parco era dell'ente di promozione turistica della Provincia di Genova che coordinava il lavoro delle varie aziende di promozione del territorio che, soprattutto per quanto riguarda i Comuni montani, non erano molte. Uscio ne faceva parte in virtù della Casa di cura Carlo Arnaldi in grado di assicurare lauti finanziamenti. In seguito dopo la soppressione dell'ente e delle aziende di promozione turistica, la proprietà è passata al Comune. Siamo negli anni Novanta. Da allora nessun intervento di rilievo ed un continuo inevitabile degrado. Per alcuni anni il parco è stato sede delle manifestazioni estive, poi il nulla. Ora servono interventi strutturali di rilievo. Il progetto approntato prevede un miglioramento sostanziale di fruizione e godibilità degli spazi per una somma complessiva di 47mila euro, si spera di ottenerne dalla Regione Liguria almeno 31mila.