Apertura

San Fruttuoso, da domani nuovamente aperta l'abbazia

L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta

San Fruttuoso, da domani nuovamente aperta l'abbazia
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Da sabato 23 maggio 2020 la millenaria Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (Ge) sarà nuovamente aperta al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

Apertura

Il Fai – Fondo Ambiente Italiano, dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per guardare con fiducia al futuro del Paese ed esaudire la voglia di Italia degli Italiani, ansiosi di ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza.

Dopo il difficile periodo di lockdown appena trascorso, gli ospiti potranno tornare a godere della bellezza della piccola insenatura che custodisce il monastero, situato tra i boschi del monte di Portofino e il mare azzurro della Liguria di Levante e raggiungibile solo in barca o a piedi: un vero e proprio miracolo architettonico perfettamente integrato con il suo contesto naturale.

Proprio l’inaccessibilità del luogo e la presenza di una sorgente d’acqua dolce ne fecero, nell’VIII secolo, un sito ideale per la fondazione di una chiesa. Secondo la tradizione, fu lo stesso martire Fruttuoso a scegliere la baia, indicandola in sogno a Prospero, vescovo di Tarragona in fuga dalla Spagna invasa dagli Arabi e alla ricerca di un luogo dove portare in salvo le reliquie del Santo. Ricostruita nel X secolo come monastero benedettino, dal Duecento l’abbazia intrecciò le sue sorti con quelle della famiglia Doria che ne modificò l’assetto, costruendo ad esempio il loggiato a due ordini di trifore e trasferendo qui il sepolcreto familiare, fino a quando, nel 1983, decise di donare l’intero complesso al Fai.

Per scoprire caratteristiche, segreti e curiosità dell’Abbazia di San Fruttuoso e del territorio in cui si trova verrà offerta una preziosa opportunità: con la ricevuta di acquisto del biglietto i visitatori riceveranno via mail l’accesso ad un sito web dedicato ai contenuti di accompagnamento alla visita. Potranno così consultare già da casa, oppure durante la visita e lungo il percorso (anche tramite QR code in biglietteria), tanti e diversi materiali di introduzione, spiegazione e approfondimento: dalle schede descrittive di luoghi e oggetti, a vere e proprie visite guidate con guide d’eccezione, da ascoltare in podcast (ricordarsi gli auricolari!); da brevi racconti video a suggerimenti di itinerari a piedi o in bici nei dintorni del Bene FAI, per prolungare la visita e magari organizzare un’intera giornata all’aria aperta.

Modalità di visita in sicurezza

Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il Fai si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza sociale. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente la visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare i materiali di supporto, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo. Si ricorda che all’Abbazia di San Fruttuoso operano solo alcuni provider telefonici mobile: è consigliato, dunque, informarsi o acquisire i materiali di supporto prima della visita.

L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi Fai i clienti dovranno indossare, oltre alla mascherina, anche i guanti. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori.

Tutte le postazioni di lavoro e le aree comuni saranno sottoposte a igienizzazione costante e proporzionata all’utilizzo. Sarà garantito un adeguato ricambio di aria nei locali tramite ventilazione naturale o grazie a impianti regolarmente sanificati.

Apertura a partire da sabato 23 maggio 2020

Giorni e orari: tutti i giorni, ore 10 – 16.45 (fino al 31/5. I giorni di apertura potrebbero subire modifiche in base alle corse dei battelli in partenza da Camogli); ore 10 – 17.45 (dal 1/6). Verificare giorni e orari di partenza dei battelli, in caso di condizioni meteo marine avverse e sospensione servizio battelli da Camogli l’Abbazia resterà chiusa alle visite.

Visite: solo su prenotazione, in autonomia o guidate; all’ingresso sarà accettata la presentazione del voucher sul dispositivo elettronico. L’accesso alla biglietteria sarà consentito a una persona (o famiglia) alla volta; si prega di rispettare la fila mantenendo le distanze di sicurezza di almeno 1,5 metri. L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°.

Ingresso con visita libera: intero € 7,50; ridotto (6-18 anni) e studenti fino a 25 anni € 4; famiglia (2 adulti + 2 bambini) € 19; iscritti Fai gratuito.

Per prenotazioni e informazioni

La prenotazione online è obbligatoria; per effettuarla accedere al sito www.ibenidelfai.it

Per ulteriori informazioni:

fai.sanfruttuoso@fondoambiente.it; tel. 0185 772703

La riapertura e il calendario “Eventi nei Beni del Fai 2020” sono resi possibili grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del Fai, al prezioso contributo di Nespresso, nuovo importante sostenitore del progetto, e di Pirlli che conferma per l’ottavo anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Grazie a Golia Herbs che rinnova nel 2020 il suo sostegno al Fai.

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