Noi di Chiavari: "Necessario un nuovo piano del traffico e della mobilità sostenibile"
La richiesta dei consiglieri Roberto Levaggi, Daniela Colombo e Silvia Garibaldi

Il Gruppo Consiliare Noi di Chiavari ha protocollato a Palazzo Bianco la richiesta di convocazione delle Commissioni I e II, dopo aver presentato, nelle scorse settimane, una mozione avente a oggetto “Nuovo piano del traffico e della mobilità sostenibile”.
La richiesta
La richiesta di convocazione delle Commissioni I e II arriva, sostengono i consiglieri Roberto Levaggi, Daniela Colombo e Silvia Garibaldi, "anche a seguito delle recenti modifiche alla viabilità e a seguito dei recenti incidenti avvenuti in città, tra cui, purtroppo, uno mortale".
Il gruppo Noi di Chiavari intende dibattere "sulla progettazione di un nuovo Piano Complessivo del Traffico e della Mobilità Urbana e sulle modalità di partecipazione da adottare prima della approvazione dello stesso".
Nel testo del loro documento e della relativa richiesta di convocazione, Levaggi, Colombo e Garibaldi ricordano che "ad oggi il piano del traffico non è stato aggiornato e che esistono vari studi, anche dell’Università di Genova, sui flussi del traffico cittadino presso gli uffici del Comune. Da qualche anno si attende l’applicazione delle nuove norme sulla Mobilità urbana. Inoltre, l’approvazione delle varianti al Puc e le nuove esigenze legate allo sviluppo turistico e produttivo della città necessitano di una più moderna impostazione del traffico anche con riferimento al collegamento con i Comuni della costa ed entroterra".
Particolare attenzione merita l’argomento delle piste ciclabili:
"Da vari comunicati ufficiali dell’amministrazione, abbiamo appreso che si intendono realizzare in centro nuove piste ciclabili e zone a traffico limitato sul lungomare. Abbiamo visto i primi risultati in corso Colombo e in viale Tito Groppo e, francamente, ci paiono poco incoraggianti, come confermato dalle numerose perplessità suscitate dai cittadini. Per questo, riteniamo opportuno che su un argomento così delicato si parli nelle sedi ufficiali, in modo che sia possibile mettere a nudo tutte le criticità e analizzare le varie e giuste istanze che ci sono giunte da larga parte della cittadinanza".