Nuova pista ciclabile: proseguono i lavori e... partono le polemiche
Il nostro sopralluogo sul lungomare e i primi commenti

Pista ciclabile sul lungomare, proseguono i lavori, partono le polemiche. Il collegamento della pista con il lungo Entella è giudicato troppo pericoloso, mentre dannosa l’eliminazione dei parcheggi in via Tito Groppo.
Il grande pericolo dopo il sottopassaggio
Nella parte finale, la pista ciclabile attraversa via Tito Groppo per immettersi sul lungo Entella. Provenendo dal sottopassaggio di viale Marconi, invece, auto e moto si trovano di fronte l’attraversamento, ora diventato ciclo pedonale, e in diversi casi sono costretti ad inchiodare per non investire chi attraversa. Nelle ore pomeridiane certamente non aiuta avere il sole in faccia, e solo all’ultimo momento ci si rende conto del nuovo attraversamento. Il rischio incidenti è, dunque, altissimo: una soluzione potrebbe essere l’installazione di un semaforo. Che però di conseguenza causerebbe lunghe code in entrambe le direzioni.
Eliminata una parte di marciapiede e i parcheggi
Proseguendo verso l’albergo S.Maria, la pista si restringe fino al bar Mikes, dove il marciapiede scompare letteralmente; qui i pedoni devono passare insieme alle bici. A lato monte scomparsi anche tutti i parcheggi in corso Colombo, nei pressi delle scuole Santa Marta. Dall’attraversamento di largo Ravenna, la pista procede con un altro attrvaersamento verso la piastra del porto.
I commenti
"Sulle piste ciclabili – hanno detto Roberto Levaggi, Daniela Colombo e Silvia Garibaldi del gruppo “Noi di Chiavari” -, i primi risultati in corso Colombo e via Tito Groppo non sembrano incoraggianti, come confermato dai commenti della cittadinanza".
"Un progetto condivisibile che presenta ampi margini di miglioramento – hanno commentato il consigliere di Chiavari Sempre al Centro-Lega, Sandro Garibaldi e Nicholas Fadda, commissario Lega Giovani -. Coinvolgiamo tutti per migliorare il progetto".
Plaudono con riserva al progetto gli esponenti del Meetup 5 Stelle, Davide Grillo e Barbara Tronchi:
"Finalmente qualcosa inizia a muoversi. Certo il tracciato scelto dall'Amministrazione lascia perplessi, ma è un primo lentissimo passo".
Con la pista ottenuta con fondi per il progetto “Le vie dell’acqua”, per il consigliere Giovanni Giardini “Cambia con me Chiavari da tutelare”, si dovevano usare i fondi nel modo migliore:
"Non certo come in questo caso. Da sempre sono scettico sulle piste ciclabili “fai da te”".