"Controlli in spiaggia, così non va"
La segnalazione di alcuni proprietari di seconde case
Ha destato malumore e diverse segnalazioni, un “accampamento” in spiaggia allestito da alcuni bagnanti nei giorni scorsi. In diversi si sono lamentati:
"In una spiaggia libera della città il 21 agosto è apparso un gazebo sotto il quale campeggiava una famiglia molto numerosa - ci segnala con tanto di foto una residente che qui ha la seconda casa e trascorre tutta l’estate a Lavagna -. Sembrava un accampamento berbero nel deserto. Hanno steso dei teli su tre lati e si sono chiusi, lasciando un’apertura solo verso il mare. Ora non ci sembra giusto che queste persone occupino gran parte della spiaggia, che in Liguria non sono certo spaziose: si potrebbe anche chiudere un occhio, se non fossimo in emergenza covid e non venisse chiesto a tutti prudenza e distaccamento sociale".
Alcuni cittadini si sono attivati "chiamando la Polizia Locale - spiega la signora -, ma ci è stato detto di chiamare la Capitaneria di Porto, che a sua volta ci ha detto di occuparsi solo di persone in mare e non sulla spiaggia, quindi di provare con il 112, qui i Carabinieri hanno promesso di attivarsi".
Alla fine, quest’ultimi hanno sgomberato l’accampamento improvvisato, ma resta l’amaro in bocca:
"Non è possibile che in tutta l’estate non si sia mai visto nessuno fare un giro sulla passeggiata e controllare nelle spiagge pubbliche, o nei baretti, come fosse il distanziamento. Ci sono state domeniche in cui le spiagge facevano invidia alla movida tanto nominata. E’ anche scoraggiante chiamare e vedersi rimbalzare le responsabilità di chi deve controllare. Il sindaco è contento che ci siano stati molti turisti a Lavagna, ma diversi turisti non sono contenti del controllo dato dal Comune per il problema covid".