Nocciolando, una domenica in Valle Sturla
L’itinerario partirà dal comune di Mezzanego per poi recarsi in visita ad un noccioleto nel quale la raccolta avviene ancora a mano
Una domenica alla scoperta di una delle peculiarità del nostro territorio: la nocciola, una coltivazione tradizionale delle valli interne del Tigullio, risalente forse già a più di 600 anni fa, quando rappresentava una delle maggiori risorse economiche per la popolazione di un tempo.
L'evento
L’itinerario partirà dal comune di Mezzanego per poi recarsi in visita ad un noccioleto nel quale la raccolta avviene ancora a mano. Si proseguirà poi con la visita all'antico opificio per la lavorazione delle nocciole della famiglia Cogozzo.
E poiché le nocciole hanno anche influenzato la cucina locale, dopo un gustoso assaggio di crema di nocciole, chiuderemo in dolcezza il pomeriggio con una sosta-degustazione alla Pasticceria Macera di Borzonasca, che trasforma le nocciole Misto Chiavari in dolci squisiti e gelati cremosi. Appuntamento domenica 18 ottobre ore 15 presso il Comune di Mezzanego, via cap. freg. Gandolfo, 115; conclusione attività ore 18-18:30 circa e spostamenti con mezzi propri; obbligatoria dotazione personale di mascherina di comunità e gel igienizzante. Prenotazione obbligatoria contattando il Consorzio Una Montagna di Accoglienza nel Parco: tel. 334.6117354 (anche WhatsApp).
La nocciola al Tg3
La nocciola grande protagonista della Valle Sturla e del Tigullio. L’anno scorso il Tg regionale ha dedicato un intero servizio a una delle eccellenze di Mezzanego. Un viaggio nel cuore della Cooperativa Agricola Rurale Isola di Borgonovo: tutti i prodotti del territorio vengono portati lì. Tantissimi i temi toccati durante il servizio di Tg itinerante, tra cui il recupero dei terreni e la spiegazione sul Misto Chiavari.
"Il recupero è importantissimo - spiegò il sindaco Danilo Repetto - un elemento fondamentale per creare lavoro, sviluppo e portare turismo".
Tradizione e innovazione si sposano per dare vita a prodotti locali di qualità. Mario Dodici ha raccontato quali prodotti vengono portati in sede, tra cui l’irrinunciabile oliva. Marina Bo ha parlato anche di turismo, raccontando il successo delle visite ai noccioleti:
"I turisti cercano delle esperienze e dopo la visita vengono portati in opificio così possono vedere come vengono lavorate le nocciole".
E i curiosi vengono dall’estero ma anche da Genova: innamorati dell’arte contadina e della Valle Sturla. E ancora funghi, patate, crema di nocciola, quanto hanno da offrire le nostre splendide valli. Ma c’è anche una nota dolente spiegato da Dodici:
"Nell’entroterra si parla di un 75% di uliveti abbandonati, verso la costa di un 50%".