Giorno della Memoria, Coreglia ricorda il suo campo di detenzione
Lunedì il sentito Giorno della Memoria in ricordo dei 20 ebrei italiani deportati da Coreglia ad Auschwitz: nessuno di loro fece ritorno
Lunedì a Coreglia Ligure la commemorazione dei venti ebrei italiani che dal campo di detenzione della Piana di Coreglia furono deportati ad Auschwitz il 21 gennaio del 1945.
L'anniversario della deportazione dal campo di Coreglia
Il campo di Coreglia era già stato usato per la detenzione dei prigionieri alleati prima di divenire campo di "concentramento" per detenuti politici. Da qui il 21 gennaio del '45 venti ebrei italiani furono deportati ad Auschwitz. Nessuno tornò più.
In occasione dell'anniversario - con un giorno di "ritardo" per evitare la domenica - torna una commemorazione sentita per tutto il Tigullio almeno. Dalle 10.30 previsti gli interventi del sindaco Elio Cuneo, di un rappresentante della Città Metropolitana (ancora non confermato se il sindaco Bucci in persona o un suo delegato), del consigliere Claudio Muzio in rappresentanza della Regione, del rabbino capo della comunità ebraica di Genova e a nome dell'ANPI del Tigullio Giorgio Getto Viarengo. Quest'anno, oltra alla posa dell'ulivo della pace, a cura dei sindacati CGIL, CISL e UIL, verrà piantato anche un albero di gelso dagli studenti dell'Istituto Marsano di San Colombano.
Un'occasione per ricordare che "essere contro tutte le violenze" non significa non potersi dichiarare, con forza, senza distinguo né però, contro una di esse, che tanto ha segnato la storia del nostro Paese: quella nazifascista.