L’idea del sindaco di Portofino: tamponi in piazza per riaprire. A cittadini e turisti
Sarebbe un'opportunità, non un obbligo. Così si avvierebbe la ripresa dell'economia nel Borgo
«Abbiamo a bilancio una certa somma che, come ho già avuto modo di dichiarare, intendiamo utilizzare per la salute dei portofinesi e del paese. Se ci sarà data la possibilità daremo corso, con Asl 4, a un progetto con test rapidi per chi soggiornerà a Portofino». Il sindaco del Borgo, Matteo Viacava, “risponde” così alle restrizioni per la pandemia, “sfidando” un virus che sta mettendo in ginocchio anche l’economia portofinese.
"Con il Direttore dell'Asl Petralia stiamo ragionando su un progetto sia per i residenti che per gli ospiti"
«Speravamo di ripartire a Pasqua – dice – ma i dati dei contagi non lo consentono. Ci sono famiglie che non arrivano alla fine del mese e le nostre attività sono in sofferenza. Per questo, con il direttore generale dell’Asl 4, Paolo Petralia, stiamo ragionando su un progetto, che potrebbe partire a maggio, mirato a offrire garanzie di sicurezza sia agli ospiti sia ai portofinesi».
Un progetto basato su test rapidi cui potrebbero sottoporsi tutti coloro che sceglieranno di soggiornare nel Borgo
«È una chance che vogliamo offrire, nessuna imposizione – prosegue Viacava -. In questo modo le attività, dagli albergatori agli esercenti e ai commercianti, ricomincerebbero a lavorare a pieno ritmo accogliendo gli ospiti in sicurezza. Per il punto tamponi si è pensato al Teatrino o al centro congressi, all’ultimo piano del palazzo dell’autosilo, dove viene convocato il consiglio comunale. Portofino si raggiunge, in auto e moto, con un’unica strada, la 227: è un po’ come un’isola, dove si arriva anche via mare, e la possibilità di sottoporsi al test antigenico rapido riguarderebbe proprio i turisti in entrata in auto o in barca, intenzionati a fermarsi almeno per qualche giorno».