Maria Satera, per l'autopsia non è omicidio
Gli esami autoptici sul corpo della donna allontanano le ipotesi delittuose
L'autopsia sul corpo di Maria Satera, la bandante trovata morta a Bargagli e che aveva subito una grave aggressione nel 2015, esclude l'omicidio violento.
Proseguono le indagini
Sono arrivati ieri i risultati dell'autopsia sul corpo di Maria Satera, la badante trovata morta di fronte la sua abitazione di Bargagli, ai piedi di una rampa di scale. Vittima di una gravissima aggressione nel 2015 a Neirone, le indagini si erano subito indirizzate sull'ipotesi delittuosa, anche in virtù di una serie di presunte minacce e telefonate anonime ricevute sia da lei che dai legali dell'ex compagno ed assistito Giuseppe Bacigalupo, che per quell'aggressione a sprangate, che l'aveva lasciata in coma per settimane, era stato accusato, condannato in primo grado e quindi assolto in appello proprio pochi giorni fa. L'esame autoptico, tuttavia, fa perdere spinta a tali ipotesi.
A uccidere la donna sarebbe stato un malore, forse l'aggravarsi delle condizioni che permanevano ancora tre anni dopo i colpi subiti nel 2015, che l'ha fatta precipitare dalle scale. Proseguono tuttavia le verifiche, gli esami istologici e le analisi per meglio identificare l'esatta causa della morte: resta però - ed anzi si rinfocola - il mistero su quell'aggressione di tre anni fa che potrebbe essere, dopotutto, riuscita ad uccidere la donna anni dopo. E in tal clima, riferisce il Secolo XIX di oggi, la Procura non esclude il ricorso in Cassazione alla sentenza d'appello che ha assolto l'ormai 83enne Bacigalupo.