Il Red carpet diventerà blu

Ad annunciare la novità per la prossima stagione è stato il presidente regionale Toti: il nuovo «percorso azzurro» mirerà a guidare, attraverso la tecnologia, i turisti verso le principali mete

Il Red carpet diventerà blu
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L'annuncio a Camogli alla cena del Rotary: la prossima stagione il tappeto rosso diventerà azzurro.

Un «percorso azzurro» dal tappeto alla tecnologia

Siamo ormai in piena campagna elettorale nazionale, e mentre prosegue in ogni schieramento il gioco al massacro delle candidature ai seggi (che in Liguria è particolarmente acceso e sta provocando grossi mal di pancia sia a destra che a sinistra), è anche tempo per annunci programmatici per chi, al momento, non è in corsa a livello locale o regionale. Come Giovanni Toti, che l'altra sera, in occasione alla cena organizzata dal Rotary a Camogli, ha presentato un'idea destinata a far parlare di sé: il Red carpet, anch'esso tanto discusso l'anno passato, da rosso diventerà blu. Come del resto, sulla cartina elettorale, sempre più numerose sono ultimamente divenute le "bandiere".

Lo riferiscono le pagine del Secolo XIX di oggi, che riassumono l'idea per la prossima stagione che va oltre un semplice cambio di tinta: al tappeto azzurro, «come il colore del mare» si accompagnerà la multimedialità. A braccetto col percorso tracciato da esso, infatti, una app mobile indicherà i monumenti, i luoghi da visitare, gli orari di apertura degli stessi e dei servizi utili al turista lungo il tracciato che, per l'appunto, mirerà ad evidenziare e guidare i visitatori verso le bellezze - paesaggistiche, architettoniche, culturali - più imperdibili del territorio. «Un modello semplice, banale, ma efficace», lo definisce il governatore ligure, ed in effetti è così. Certo, tuttavia, possiamo prepararci a una nuova tornata di discussioni sotto il punto qualitativo: se il tappeto rosso per alcuni «stonava» ed appariva «volgare», siamo pronti a scommettere che quello azzurro, per l'appunto come il colore del mare a cui sarà in molti casi di fronte, per altri risulterà cromaticamente sbiadito e, per dirla da grafici o da art, washed-out. Ma farà parlare di sé, ed in questo Toti ha capito benissimo come funziona il fondamento dell'arte pubblicitaria: non importa come se ne parli, basta che se ne parli.

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